martedì 30 maggio 2023

Ostuni

martedì 30 maggio 2023 – Apulia, uno stato d’animo 

Siamo ancora in provincia di Brindisi e vogliamo visitare questo grosso paese per conoscere le sue principali attrazioni. 

“La città bianca”, scorgendola da lontano, si riconosce fra le altre. Risaliamo la collina su cui è arroccata e veniamo abbagliati dal bianco e bianco è il labirinto di strade e muri dipinti a calce in cui ci si perde volentieri. 

Osservandola con gli occhi del viaggiatore, scopri quello che assolutamente ti colpisce: piazza della Libertà; nel contesto spicca il Palazzo San Francesco, antico monastero francescano del Settecento oggi sede del Municipio. Accanto si può vedere la Chiesa di San Francesco che all’interno presenta stucchi e tele di pregio. Domina invece su tutto l’Obelisco di Sant’Oronzo, alto quasi 21 metri, omaggio al protettore della città, Sant’Oronzo. È in stile barocco con in cima la statua del Santo, pertanto ricorda molto quello situato in Piazza Sant’Oronzo a Lecce. 

Circondata da mura difensive medievali, ampliate e modificate nel corso dei secoli, si possono osservare dall’inizio di Porta Nuova fino a Palazzo Scalona. Perdersi tra il dedalo di viuzze, scalinate, archi, balconi e strade che portano su scorci panoramici mozzafiato. 

La Concattredale di Santa Maria Assunta (XV secolo). Edificata in pietra gentile tra il 1437 e il 1495, presenta la facciata in stile romanico-gotico fiorito, dominata dal rosone centrale raffigurante, lungo il perimetro, i 12 apostoli e al centro il Cristo Salvator Mundi; l’inizio della costruzione si attribuisce al vescovo Nicola Arpone raffigurato, orante, ai piedi della Madonna in trono scolpita nella lunetta del portale centrale. Tre eleganti portali ti consentiranno di accedere all’interno, suddiviso in tre navate, arricchito da meravigliose cappelle barocche e un soffitto dipinto. 

Proprio di fronte alla chiesa c’è l’Arco Scoppa, interamente lavorato e molto particolare, pare sia ispirato al Ponte dei Sospiri di Venezia. 

Il Palazzo Vescovile (XVIII secolo). Edificato intorno al 1560 e sostanzialmente ricostruito nel 1750, riflette la sobrietà dello stile rocaille; è unito al palazzo del seminario all’arco scopa, dal nome del vescovo professionalizzare tra il 1705 e il 1750.


 

 

 

 

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento