lunedì 1 marzo 2010

Porta a Porta

1 marzo 2010
Caldiero ha fatto la sua scelta per i Rifiuti Solidi Urbani: il “Porta a Porta”.
Ferma restando la consapevolezza che i cittadini debbano essere educati e informati sulla tipologia dei rifiuti e responsabilizzati sulla differenziazione della raccolta e del loro smaltimento, il vecchio sistema sembrava funzionare; sarebbe bastato un maggior e insistente impegno nella pubblicizzazione e nell’educazione scolare, per far innalzare le percentuali di un Paese che già rispondeva in maniera superiore alla media nazionale.
Il nuovo sistema invece, decantatoci come ottimale, vuoi per emulazione con altre realtà viciniori o per altri fini ancora da collaudare, ci induce a cambiare forzatamente le nostre abitudini e a incrinare quelle certezze ormai acquisite, specialmente dagli anziani, da chi vive solo, dagli abitanti dei condomini, comunque da quelle categorie che abitualmente sono in difficoltà. Resta fra i tanti, l’interrogativo, abbastanza inquietante, dei rifiuti di chi, non avendo recapito certo, usufruiva dei cassonetti che incontrava casualmente per strada. Chi penserà a sorvegliare e a correggere gli indisciplinati?