mercoledì 29 febbraio 2012

Angers e l'Apocalisse





mercoledi 29 febbraio 2012 - Sensi e Sensazioni

Angers è un comune francese di 150.000 abitanti capoluogo del dipartimento del Maine e Loira. Colonia romana e cuore di un prospero ducato in età medievale, la città fu culla della celebre famiglia degli Angioini. Il Castello
Fu Blanche de Castille ad edificare nel XIII una cinta di 17 torri. Il castello vero e proprio fu fatto edificare da Luigi IX (S.Luigi 1226-1270) in vent'anni. È stato realizzato con granito e scisto nero. Per raggiungerlo bisogna percorrere un ponte levatoio su un ampio fossato asciutto che oggi ospita un giardino fiorito. Dal XVI al XX il castello fu un sito militare e carcerario.











L'arazzo dell'Apocalisse è un ciclo di arazzi realizzato alla fine del XIV secolo che si ispira all'apocalisse di San Giovanni (Libro della Rivelazione), esposto ad Angers in Francia. È uno dei più importanti cicli di arazzi del medioevo.
Composto inizialmente di sette pezzi, ne sono giunti a noi solamente sei. Misura complessivamente 103 m di lunghezza per 4,5 m di altezza. All'inizio di ogni pannello un personaggio a tutta altezza, seduto in un baldacchino, introduce alla lettura allegorica delle visioni di San Giovanni, la narrazione è divisa in due fasce sovrapposte, suddivise in sette riquadri ognuna, che hanno il fondo alternativamente blu o rosso. Oltre che una rappresentazione dell'apocalisse gli arazzi contengono una preziosa quantità di informazioni sulla vita e i costumi del XIV secolo.










mercoledì 22 febbraio 2012

Lisbona e “A Ginjinha”








venerdi 22 agosto 2006 - Sensi e Sensazioni

Lisbona misteriosa, “città della luce” che arriva dall'oceano e diventa poliedrica andando a sbattere sugli ingredienti di questa città: i riflessi del fiume che la taglia, ma la unisce al mare, le viuzze strette, nei vicoli di pochi metri, il respiro intenso di qualcuno che si ferma e guarda l'orizzonte da cui proviene quella stessa luce che gli illumina il viso. Si ama già dal primo sguardo, un po’ per la sua anima cosi poco europea, un po’ perchè sospesa in un limbo, racchiusa nei gesti meditati dei suoi abitanti e inevitabilmente legata al suo glorioso passato. Sul fiume Tago, sorge il quartiere di Belem, una tappa obbligata per il famoso Padrao do Doscombrimentos, che celebra le grandi scoperte delle esplorazioni per mare. Lasciatevi poi portare sul romantico “electrico 28”, in un percorso emozionante di saliscendi tra curve e controcurve nei vecchi quartieri popolari. Una visita alla Estação do Oriente, grandiosa struttura in vetro e acciaio progettata dall’architetto Santiago Calatrava e al teleférico, una singolare cabinovia per osservare dall’alto l’intero quartiere, il Padiglione Atlantico e l’Oceanário.

A Ginjinha
Un piccolissimo locale, il più storico della città, in pieno centro del “rossio”, ai margini della piazza. Sarà grande tre metri per tre, ma basta per conoscere il tipico liquore di bacche Ginja, (Amarene) in alcool (aguardente) con l'aggiunta di zucchero e segreti ingredienti. Il rito della degustazione, necessariamente in piedi, accompagnata dall’assaggio di tre amarene sotto spirito, deve coinvolgere assolutamente il turista per non confessare una grande perdita nel suo “palmarès” di esperienze.

lunedì 20 febbraio 2012

Stoccolma e Marten Trotzigs Grandl




lunedi 20 febbraio 2012 - Sensi e Sensazioni

Basterebbe ricordare per un momento Venezia e le sue calli per far passare inosservato questo vicolo speciale. Ma forse a quella latitudine, in una città dai mille volti, anche questa piccola attrazione affascina e richiama in tutti i momenti del giorno, una marea di turisti curiosi di farsi immortalare a braccia aperte nel cunicolo. Sono novanta centimetri di larghezza con quaranta gradini che superano la pendenza su cui sorge Gamla Stan, la famosa città vecchia.

sabato 11 febbraio 2012

Amboise e Leonardo da Vinci






venerdi 21 agosto 2009 - Sensi e Sensazioni
 

Amboise è un comune francese di 12.500 abitanti situato nel dipartimento dell'Indre e Loira. Vi trascorsero gli ultimi anni della loro vita Carlo VIII, che vi morì nel 1498 e Leonardo da Vinci, che si spense nel 1519. La località è nota per il castello omonimo che, iniziato nel Quattrocento, venne ultimato solo durante il regno di Francesco I, nel terzo decennio del XVI secolo.











Ultima dimora di Leonardo da Vinci
Il Castello del Clos Lucé, collegato da un passaggio segreto sotterraneo al castello di Amboise, si presenta al pubblico come il primo luogo in cui si realizza la sintesi tra l’arte e le molteplici visioni del creatore toscano. Dall’ingegnere civile e militare al botanico, senza dimenticare l’architetto ed il musicista, è l’insieme delle intuizioni di Leonardo da Vinci che prende vita sotto lo sguardo del visitatore.
Su invito del re di Francia, Francesco I, Leonardo da Vinci si installò al castello del Clos Lucé e vi trascorse gli ultimi tre anni della sua vita, dedicandosi al perfezionamento delle sue invenzioni e allo studio di grandi progetti per il re. 
Qui Leonardo fu sepolto dopo la sua morte, ma la salma, durante una devastazione popolare nel periodo rivoluzionario, venne trafugata dalla tomba per essere gettata, insieme a molti altre, in una fossa comune.



giovedì 9 febbraio 2012

Tozeur e Battiato





giovedi 9 febbraio 2012 - Sensi e Sensazioni

Cambia il mondo con la velocità delle passioni e solo i ricordi ti legano al passato.
Tozeur piccola cittadina tunisina lascia il segno del vissuto e dell’indimenticabile.
Pedalando su bici, senza giovani attrici, con pensieri felici e il conforto di amici”, a ritrovare la suggestione di una vecchia e bellissima canzone del Battiato con Alice, del 1984.
Usciti dalla crosta salata del terzo deserto e provata la vera sensazione del miraggio, Tozeur ti appare come sicura oasi amica, pronta ad accoglierti con mille promesse e mille sensazioni.

I treni di Tozeur
Nei villaggi di frontiera guardano passare i treni
le strade deserte di Tozeur
da una casa lontana tua madre mi vede
si ricorda di me delle mie abitudini.
E per un istante ritorna la voglia di vivere
a un'altra velocità
passano ancora lenti i treni per Tozeur...


sabato 4 febbraio 2012

Hafid Blaa e Lobster






domenica 26 giugno 2011 - Sensi e Sensazioni

Navigando nell’etere alla ricerca di Hafid Blaa puoi incontrare pareri discordi su questo ristorante ai confini del mondo. Prendi invece come certezza, questo scritto testato da Paolo, Tiziano e Valter e quando sarai in Islanda, perchè non può mancare una volta nella tua vita, non fartelo scappare. L’unica accortezza: presentati fuori dagli orari tradizionali. Non perderti nei piatti proposti, se pur allettanti, ma fiòndati sugli impropriamente nomati “Lobster”, scampi enormi e magnifici, leggermente lasciati a rosolare sulle braci, con un filino di olio, aglio e prezzemolo, giuste droghe per un sano sballo. Porzioni da 200-300 o 400 grammi (si usa così a queste latitudini), ma non lasciarti intimorire, esagera! Abbandonati quindi al gusto, un senso ancora da esplorare. Alterna i ricchi contorni alle gustosissime salsine dai nomi impronunciabili, ma affonda le mani sui crostacei che certamente riempiranno i tuoi sogni, tra panorami di questa terra ancora selvaggia e fantastica, per i molti tuoi anni a venire. Non serve altro, ma prima di lanciare l’asciugamano, pardon il tovagliolo, sofferma lo sguardo sul bancone e scoverai senz’altro l’enorme vassoio di panna sorgente dai nivali laghi di incontaminato latte. Alzati, se ancora puoi, camminagli incontro e spudoratamente sèrviti di una porzione che impenni il tuo colesterolo ai valori dello “spread”, chè se di qualcosa si deve pur morire, sia quello il momento e l’occasione!

mercoledì 1 febbraio 2012

Il Fascino e Margherita Hack

mercoledi 1 febbraio 2012 - Sensi e Sensazioni


Fascino. L'origine greca e poi latina della parola ti conduce a pensare alla magia, all'ammaliamento, alla forza irrazionale che sconvolge e annulla certezze, canoni e criteri di valutazione. Il Fascino è una dote che lascia indelebili tracce negli occhi e nel cuore di chi l’incontra.

Una grande e prestigiosa figura del mondo scientifico!
Ero lì al Centrale di San Bonifacio insieme ad un pubblico che, nonostante la giornata di neve, gremiva il già capiente cinema.
Sentirla parlare affascina. Le sue teorie, i suoi risultati, il suo ateismo, la sua fede nella scienza e la sua vita affascinano. Ma affascina anche il suo impegno sociale e politico.


Era accompagnata da Nicola Atalmi per la presentazione del libro: “Una Margherita rossa. Margherita Hack”. La sua vita, le sue passioni e le sue idee in una intensa intervista biografica.
Raccontandoci la sua vita, parla del nostro Paese da Mussolini a Berlusconi, del suo universo femminile, delle sue idee su religione e laicità, regalando anche qualche buon consiglio su come uscire dalla crisi economica, sociale e culturale.
Una donna che lascia sempre un segno indimenticabile in chi l’incontra o legge un suo libro.