venerdì 25 dicembre 2020

La Natività nell’Arte

venerdì 25 dicembre 2020 – Sensi e Sensazioni 

È il Vangelo di Luca (2:7-9) a consegnarci la cronaca della nascita di Gesù: “Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”. 

Senza farci capire fosse in una stalla, come tradizionalmente immaginiamo, o in una grotta di Betlemme.

E da sempre i grandi maestri della pittura hanno dato la loro interpretazione dell’evento, lasciandoci quei grandi capolavori che sono diventati la storia dell’arte. 

Giotto - Natività di Gesù (1303-1305) - Cappella degli Scrovegni - Padova

Beato Angelico - Adorazione del Bambino (1440-1441) Convento di San Marco - Firenze

Gentile da Fabriano - Natività (1423) Galleria degli Uffizi - Firenze

Ghirlandaio - Natività della Vergine (1486-1490) Santa Maria Novella  - Firenze

Perugino - Adorazione del Bambino (1497-1500) Collegio del Cambio - Firenze

Botticelli - Natività mistica (1501) National Gallery - Londra   

Lorenzo Lotto - Adorazione del Bambino (1523) National Gallery of Art - Washington

Correggio - Adorazione dei Pastori (1525-1530) Gemäldegalerie Alte Meister - Dresda


Caravaggio - Natività con i santi Lorenzo e Francesco (1600) Trafugata da Palermo


 Guido Reni - Adorazione dei Pastori (1640-1642) Certosa di San Martino - Napoli

 Tiepolo - Natività con Angeli (1732) Basilica di San Marco - Venezia

mercoledì 23 dicembre 2020

domenica 13 dicembre 2020

Da Collina a Sprea di Badia Calavena e ritorno

domenica 13 dicembre 2020 – Alla ricerca de “La Vecia Via della Lana” 

La frazione di Collina fa parte del comune di Badia Calavena, da cui dista circa 4 chilometri, ma si raggiunge, più comodamente, appena usciti dal paese di Tregnago, prendendo la strada a destra, con indicazione Finetti. 

Lasciata l’auto nel posteggio del ristorante “La Collina”, ci muoviamo sulla strada a destra, che porta a Sprea, anche se la Via della Lana segnata sulla carta, chiamerebbe il sentiero centrale, che però noi faremo nel ritorno. 

Stiamo fiancheggiando il Monte Pecora, dominato dall'imponente mole del generatore eolico, costruito nel 2008, che con le sue pale, si erge oltre cento metri. Da qui il panorama è interessante e spazia dai Colli Euganei alla pianura fino alle vette prealpine. Siamo sempre sulla strada provinciale 36b, ma ad un tratto una freccia della Via, ci fa girare a sinistra per entrare nel bosco in un saliscendi fantastico col sole che disegna chiariscuri sul percorso. Usciamo ancora sulla strada provinciale e in pratica ritorniamo verso la collina per circa un chilometro, sino ad incrociare, all’altezza di un crocifisso di acciaio, una stradina sul versante opposto del Monte, che, tenendo la sagoma della pala sulla destra, ci porta attraversando una visuale di pascoli ad uscire all’altezza del Ristorante da cui eravamo partiti. 

Due ore di cammino molto blando e rilassante, ma in mezzo ad una natura ancora sorprendentemente interessante, nonostante l'avanzata stagione. Nel nostro percorso abbiamo incontrato le contrade: Casara, Cunegatti, Monte, Volpi e Righetti. 


sabato 12 dicembre 2020

Da Villa Trabucchi di Illasi a San Felice di Cazzano di Tramigna

sabato 12 dicembre 2020 – Alla ricerca de “La Vecia Via della Lana” 

Subito dopo Villa Trabucchi, al di là della strada provinciale che collega Illasi con Cazzano, prendiamo il sentiero che fiancheggia una casa rurale e, in salita, sempre in un panorama di vigneti e oliveti, tenendo come faro da seguire, il Castello di Illasi. È una giornata uggiosa con una foschia al confine con la nebbia, che limita l’orizzonte, ma che regala al paesaggio quell’aggettivo di “invernale”, che lo rende perfettamente consono alla data di questa escursione. 

Sorpassato il Castello, dopo un’occhiata alla valle di Cazzano che si può solo immaginare oltre la nebbia, fiancheggiamo la proprietà dello Sporting Hotel con il maneggio cavalli e, subito dopo ci ritroviamo sul piazzale del santuario di San Felice, detto anche santuario del Crocifisso, chiesa del comune di Cazzano di Tramigna, originaria del IX-X secolo. Un gioiello di arte per il suo crocifisso e i numerosi affreschi (dal XIII al XV secolo).