mercoledì 7 luglio 2021

Il ritorno

mercoledì 7 luglio 2021 - Il mio Cammino

Duekking GEA 00 E1 

Dopo un pomeriggio trascorso in sintonia col luogo, con gli ospiti e soprattutto con me stesso, parlo col mio compagno di viaggio che sarebbe entusiasta di rimanere in Comunità sino a domenica. I miei giorni a disposizione stanno per scadere. I pensieri relativi a casa, alla famiglia e al lavoro prendono il sopravvento e così, decidiamo di separarci, quindi alle 7, dopo aver ringraziato e abbracciato gli amici che in così breve tempo mi sono fatto, lascio molto a malincuore Romena idilliaca, con la promessa di ritornarci a breve.

A ritroso, mezz’ora di cammino sino a Pratovecchio, salito su un autobus in direzione Firenze, cambiato a metà strada autobus in coincidenza, scendo in fretta per salire sulla tramvia che mi deposita in stazione a Santa Maria Novella. Il tempo di fare il biglietto per la freccia rossa e sono a Verona. Salto sul regionale per Venezia e dopo venti minuti sono in stazione a Caldiero.

Il tempo di parlare con Paola di aggiungere un posto a tavola e alle tredici sono a casa.




martedì 6 luglio 2021

Pieve di Romena

martedì 6 luglio 2021 – Sensi e Sensazioni

Duekking GEA 00 E1 – Il mio Cammino

L’antica pieve romanica è il cuore della fraternità. In una valle intrisa di spiritualità (in Casentino, Toscana), tra Camaldoli e La Verna, Romena si propone come un possibile crocevia per tanti viandanti del nostro tempo.
Come per i pellegrini del Medio Evo, in marcia verso Roma, la pieve rappresentava un punto di riposo dove fermarsi per una notte, rifocillarsi e ripartire, così oggi la Fraternità vuol offrire un luogo di sosta ai viandanti di ogni dove.

L’etrusca Rumine, divenuta la romana Rumenius e i reperti che conserva nelle sue viscere, rafforzano l’ipotesi che Romena abbia ospitato prima un tempio etrusco, poi un’ara pagana.

La pieve, così come la vediamo oggi, fu invece edificata nel 1152 su una preesistente chiesa romana. A realizzarla, su iniziativa del pievano Alberico, artigiani locali e maestranze lombarde probabilmente formatesi in Francia. Più certe, a leggere ancora i capitelli, sono invece le circostanze in cui la chiesa fu realizzata: tempore famis si legge nell’abaco del primo capitello a sinistra, accanto alla data in caratteri romani, MCLII, 1152.

In un momento di grave disagio, la popolazione offriva al divino tutto il meglio della propria creatività per far cessare le tribolazioni. La crisi diventava così strumento di riscatto, di valorizzazione delle proprie potenzialità. È un messaggio, questo, che ispira il cammino della Fraternità e che giunge come un invito per tante persone che vi giungono: i tempi di crisi non girano a vuoto, ma coltivano, ancora inconsapevole, il fiore della nostra bellezza.
 


Da Camaldoli a Pieve di Romena

martedì 6 luglio 2021 - Il mio Cammino

Duekking GEA 00 E1

Verso le 9, espletate tutte le pratiche mattutine, prima di incamminarci verso Romena, passiamo dall’Antica Farmacia del Monastero per un ultimo sguardo a quei tesori antichi e poi ci immergiamo nel bosco.

La prima indicazione che incontriamo ci porta al rifugio di Asqua e poi saliamo sino al piccolo borgo di Casalino, che si presenta con una chiesa datata XVII secolo che ospitò i monaci camaldolesi.

Continuiamo la nostra strada, ci abbeveriamo a una delle solite fontanelle – sarà potabile? – mah!, attraversiamo un ponticello su un anonimo corso d’acqua e ci ritroviamo verso mezzogiorno, dopo aver attraversato un ulteriore ponte sull’Arno, nel paese di Pratovecchio.

Ci dirigiamo in centro paese per rifocillarci con un’insalatona ad un piccolo, ma ospitale bar e poi, per circa una mezz’oretta, saliamo sino ad arrivare alla nostra meta: la Pieve di Romena.