sabato 30 aprile 2016

Dressmaker di Jocelyn Moorhouse

sabato 30 aprile 2016 - Andiamo al Cinema


Un film particolare, un grande film. Ci si commuove e talvolta si ride, ma sempre con una velata malinconia. Una regista sensibile e una Kate Winslet (Tilly) in una grande interpretazione.

Le immagini alquanto belle di una landa sperduta australiana e di un paesino che raggruppa odio e rancore da generazioni. 

Una bambina accusata ingiustamente di un atroce delitto e che non ricorda quell’oscuro passato, viene allontanata da quella società, ma tornata donna seducente e famosa tra la sua gente, per scoprire la verità e ritrovare un rapporto perduto con la madre, sa cogliere la maniera più sottile e ingegnosa per vendicarsi e riscattare il suo passato. 

Per vendicarsi ci vuole stoffa!

mercoledì 20 aprile 2016

Room di Lenny Abrahamson

mercoledì 20 aprile 2016 - Andiamo al Cinema


E’ la storia di una giovane donna rapita, da 7 anni costretta in una stanzetta angusta insieme al figlio avuto dal rapporto col suo carceriere. Al quinto compleanno del bambino, finalmente riescono a liberarsi, ma il secondo dramma sta nel tornare alla normalità della vita quotidiana.
Per il ragazzino, abituato all’interno di quattro mura e un abbaino di “Stanza”, dove è nato, che deve scoprire il mondo vero che lo assalirà con tutte le sue realtà e per la mamma che, uscita dall’incubo, psicologicamente a pezzi, deve recuperare il rapporto con la propria famiglia che nel frattempo si è sfaldata.

Film drammatico, toccante e, nello stesso tempo, dolce, ma non esageratamente commovente. 
Tutto dosato in maniera perfetta da una regia attenta e che ha scelto la narrazione dal punto di vista del bambino. 

Gli interpreti bravissimi: l’Oscar Brie Larson e Jacob Tremblay, di 9 anni, ma perfettamente calatosi nella difficile parte.

sabato 16 aprile 2016

Veloce come il vento di Matteo Rovere

sabato 16 aprile 2016 - Andiamo al Cinema


Interpretazione magistrale di Stefano Accorsi e dell’esordiente Matilde de Angelis, ma anche dei comprimari, con menzione speciale per il piccolo “allegria” simpatico nel suo aplomb.

Una regia attenta e scrupolosa fa di questa pellicola un quasi capolavoro del cinema italiano.

Belle le scene delle corse automobilistiche sui circuiti italiani e bella e originale la vicenda della famiglia che nonostante le tristi vicende di una madre scappata, di un padre che muore d’infarto e di un figlio drogato, trova ancora lo spunto per ritrovarsi e riunificarsi per uno scopo comune.

giovedì 14 aprile 2016

Il muro del Brennero

giovedì 14 aprile 2016 - Come la penso


Barriere al Brennero per limitare l’accesso di migranti provenienti dall’Italia: un grave errore! 
Non è erigendo muri improvvisati che si risolvono i problemi.

Dopo il secondo conflitto mondiale, anche noi europei eravamo sfollati, ma purtroppo la memoria non ci aiuta. Se conoscessimo il significato di “guerra” ci permetterebbe di capire che i profughi che abbiamo davanti, sono la viva testimonianza del dramma dei conflitti.

Ma purtroppo non ricordiamo, ci barrichiamo dietro le nostre paure, dietro slogan cretini e populisti
come: "cacciamoli, rimandiamoli indietro e vivremo meglio" e scarichiamo i problemi della nostra società sull’immigrazione causata dalla guerra. 

Le parole "rispetto dei diritti umani, democrazia, libertà", non sono più credibili in bocca alla nostra supposta superiorità di "civile civiltà occidentale", di fronte a centinaia di migliaia di persone, private della dignità e costrette nel fango di tendopoli improvvisate.

Il problema è veramente enorme e difficile la soluzione, ma mettiamocelo in testa: l’immigrazione non si può fermare. Chi soffre e sono in tanti, preferisce rischiare la morte pur di avere una sola speranza di futuro migliore per sè e per i propri cari.

La soluzione passa assolutamente da una rivisitazione dei rapporti tra Paesi ricchi e Paesi poveri e ponendo fine ai conflitti.
O li aiutiamo a vivere "decorosamente" nella propria nazione o saranno sempre problemi, per loro, ma anche per noi. 


sabato 9 aprile 2016

Il cacciatore e la regina di ghiaccio di Cedric Nicolas Troyan

sabato 9 aprile 2016 - Andiamo al Cinema


Certe volte hai bisogno di favole che non sentivi da anni e allora ti consoli al cinema a vedere il prequel, ma anche il sequel di Biancaneve.

Ravenna, la strega cattiva (Charlize Teron in forma smagliante) è il male assoluto e ha una sorella, Freya, che vorrebbe emularla in quanto a cattiveria, ma che alla fine, prima di morire, si redime e fa vincere l’Amore, come in tutte le più “belle” favole.

La trama del film è alquanto semplice e scontata: la lotta tra il male e il bene e ognuno segue la sua strada, con diverse motivazioni. Il cacciatore e la guerriera si amano di quell’amore che ti fa scegliere anche la morte, ma che alla fine trionfa.

Gli effetti speciali del paese di ghiaccio e la scenografia sono da mozzafiato e avvincenti. Il cast di affascinanti attori con i loro magnifici e sontuosi abiti, completa il positivo impatto visivo e la fantastica favola del sabato sera è servita! 

venerdì 8 aprile 2016

Suffragette di Sarah Gavron

venerdì 8 aprile 2016 - Andiamo al Cinema


Siamo nel 1912 e a Londra, capitale di un regno spesso governato da regine, certi diritti per le donne, dovevano ancora essere conquistati.

Il film ci parla del diritto al voto e sulla forza di alcune donne, pronte a perdere tutto, lavoro, famiglia, figli e dignità, per combattere per un’ideale, un obiettivo, un sogno.

Un periodo nero, di oscurantismo, che in lunghi anni di lotta, di abusi, carcere, scioperi della fame e ripudi dai propri mariti, le portò ad ottenere il diritto al voto e di seguito tutti gli altri diritti di cui oggi godono le donne negli stati evoluti e civili.

La protagonista, inizialmente scettica e diffidente verso il movimento femminile, gradualmente si lascia trascinare, spinta anche dalle ingiustizie che vede attorno a sé, fino ad abbracciarne totalmente la causa.

Ottima la sceneggiatura e la location e soprattutto la fotografia degli interni sempre in condizioni precarie di luce.

Si resta, alla fine del film, con una triste domanda che ciascuno deve assolutamente farsi: quanta oppressione ancora oggi nei confronti delle donne e quanta strada da fare in moltissimi paesi, per arrivare alla parità dei diritti!

“È tutta ’na Reggia” di Massimo Gramellini

venerdì 8 aprile 2016 - Pensieri e parole da condividere

Per limitarsi alle ultime ore, si è appreso che due milioni di italiani (venticinque volte lo stadio di San Siro gremito) pagano mazzette per passare davanti agli altri nelle liste d’attesa degli ospedali e che dentro la Reggia di Caserta patrimonio dell’Unesco si affittano appartamenti a 3 euro al mese con parcheggio annesso e acqua potabile a carico dello Stato. Il fatto è che nessuna di queste notizie ha più il potere di sorprenderci. Ci sembra di averle già sentite tanto tempo fa, sulle prime anche esecrate, ma poi accettate come un pedaggio inesorabile all’italianità.  

In un mondo ideale, o forse soltanto normale, gli appartamenti dentro la Reggia di Caserta costerebbero 3.000 euro al mese invece di 3 e con quei soldi si dimezzerebbero le liste d’attesa di un paio di ospedali, vanificando il traffico di bustarelle. Ma siamo sicuri di volerci vivere, in un posto simile? Un posto dove gli alloggi di proprietà pubblica vengano affittati a equo canone e non a iniquo vantaggio degli amici del signorotto locale, e dove sia possibile prenotare un esame clinico o restaurare una soffitta senza che il titolare di un qualsiasi potere di interdizione si senta subito in diritto di pretendere una tangente? Un politico democristiano della Prima Repubblica mi disse una volta che il giorno in cui tutti gli italiani si fossero messi a rispettare e far rispettare tutte le leggi, l’Italia si sarebbe fermata. Quel giorno non è mai arrivato, ma l’Italia si è fermata lo stesso. E se resta in piedi è solo perché non sa più nemmeno lei da che parte cadere. 

La Stampa, 8 aprile 2016