lunedì 12 ottobre 2020

Letizia e la Follia

maggio 2020 - Sensi e sensazioni

Per Letizia, quindici anni e la sua tesina che le è valsa oltre a tre anni di scuola sempre al massimo del rendimento, la licenza media con il voto 100.

Con grande orgoglio e tanto amore.

  

INTRODUZIONE 

Buongiorno a tutti oggi parlerò della follia sia da un punto di vista scientifico, ma specialmente di come quest’ultima si è manifestata nel corso degli anni in tanti suoi piccoli aspetti, attraverso scienziati, versi dei poeti, le melodie dei musicisti, colori vivaci sulle tele degli artisti e le gesta azzardate dei potenti. 

“La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!” Johnny Depp (regista cinematografico, attore statunitense) - Il cappellaio matto.

Mi piace definire la follia come un qualcosa che tutti noi possediamo nel nostro inconscio (le attività mentali che non sono presenti nella coscienza di un individuo è un concetto che è stato analizzato da Sigmund Freud, un neurologo che ha introdotto la psicoanalisi nella sua teoria dove paragona la mente umana ad un iceberg). La follia penso ci possa aiutare ad affrontare il nostro IO e a tirar fuori la parte più irrazionale di noi stessi. Ho scelto questo argomento, perché la follia è sempre stato un aspetto della psiche umana che mi incuriosiva molto, un modo di esprimere una realtà che agli occhi di persone “normali” può apparire distorta soltanto perché non è una visione comune. 

Nei diversi contesti storici il concetto di follia è stato interpretato in diversi modi. Nell’antichità era considerata la massima punizione divina.
Nel Medioevo il folle raffigurava il demonio per cui era necessario liberarlo dal male attraverso pratiche di esorcismo (scongiuro per liberarsi dal male praticato con un rito). Nel Settecento, l’epoca dell’illuminismo, la follia fu interpretata come disturbo della ragione, questo fece sorgere ancora di più il bisogno di isolare i folli, nascono infatti in questo periodo le prime strutture psichiatriche. Nell'Ottocento la follia viene concepita come malattia e disturbo mentale, il paziente viene sottoposto a nuovi trattamenti come l’ipnosi (l’ipnosi è una procedura in cui si sperimentano cambiamenti di sensazioni che inducono rilassamento e calma) e l’elettroshock.