domenica 24 giugno 2018

Delirium Termens e Centro Zerbato


domenica 24 giugno 2018 - Sensi e Sensazioni


La tradizione incontra il quinto anno.

Il personale addetto organizza una grande festa per gli ospiti del Centro, per i loro familiari e per tutto il paese, che si svolge una domenica particolare, imperniata su tante attività, giochi e momenti di ristoro.

L'obiettivo costante del Centro, da perseguire ogni giorno, è far trascorrere agli anziani "una vecchiaia serena" in un'accogliente e soleggiata residenza, migliorando lo stato di salute psicologico e fisico dell'Ospite, salvaguardandone in modo premuroso la dignità e il vissuto personale e familiare.

Noi della Band partecipiamo con grande onore e impegno e per oltre tre ore cerchiamo di intrattenere il nostro attento pubblico con canzoni di repertorio irreprensibilmente anni ‘60, che riportano gli Ospiti alla loro giovinezza. 
Crediamo pertanto di fare solo il nostro “dovere” ancorpiù che, anche la nostra anagrafe ci fa sentire loro “vicini”.






martedì 12 giugno 2018

Ai miei amici

martedì 12 giugno 2018 - Il mio cammino

Sono finalmente  riuscito a realizzare il mio sogno, da tanto nel cassetto.


Si tratta di un libro dal titolo un po’ pretenzioso “Il mio Cammino”, di 120 pagine, a colori, in grande formato 27 x 23,5 cm. 



Una strenna che raccoglie i pensieri, le sensazioni e le memorie fotografiche di un cammino “magico” di 790 chilometri verso Santiago di Compostela, che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita.



Chi ne fosse interessato, mi può contattare: da questo blog, via facebook, alla mail valter@niselli.it o telefonicamente al 335 5320891.



Non so ancora quando e dove verrà presentato ufficialmente, ma già il vostro “like” potrebbe essermi d’incoraggiamento. Grazie!









giovedì 7 giugno 2018

da Ribadeo a Santiago

giovedì 7 giugno 2018 - Il mio Cammino

Il nostro cammino volge al termine. Domani saremo sul volo del ritorno e quindi stamane prenderemo l’autobus per Santiago. 

I miei amici si sono guadagnati la “Compostela”. E’ quindi d’obbligo andarsela a prendere e trascorrere almeno una giornata in quella città, santuario di fede, storia e leggenda.

Saltiamo tutto il tratto galiziano del Cammino del Nord e dopo 4 ore e 20 primi, scendiamo alla stazione degli autobus e, sotto la costante amica pioggia, ci indirizziamo verso la cattedrale per le foto di rito e poi prendere possesso dell’appartamento che ci ospiterà per la notte.

E’ la gioia dei miei compagni a farla da padrone: per l’impresa portata a termine nel migliore dei modi, per la sacralità del luogo in cui ci troviamo, per l’amicizia che ha resistito per ben 12 giorni nella promiscuità e nelle difficoltà, per tutto quello che brilla nei loro, ma anche nei miei occhi e che può essere tradotto in un unico motto: ci ritorneremo! Magari presto, magari su altri percorsi, ma ci ritorneremo.

Alle 19:30 viene segnalata la “Messa del Pellegrino” con la cerimonia del “Botafumeiro” turibolo di 53 chili e 1,5 metri di altezza, che ha bisogno di otto specialisti o tiraboleiros per columpiarlo (farlo oscillare) sino a venti metri di altezza all’interno della cattedrale. Questa funzione, al suono dell’Himno del Apóstol interpretato dagli organi barocchi, viene fatta solo poche volte all’anno e in date molto importanti, ma, per nostra fortuna, anche stasera. 

Dopo la cerimonia servita a rappacificarci con lo spirito, ci dedichiamo più materialmente anche al nostro corpo, per una gustosa cena e quindi rientriamo al “Red Apartments” per la buona notte.

Al mattino, un’ulteriore visita al centro storico e una piacevole colazione al “Derby Bar”, per la loro specialità (un po’ deludente) di churros e cioccolata calda e poi verso l’aeroporto a malincuore aspettando di rivedere i patri lidi.









































mercoledì 6 giugno 2018

da La Caridad a Ribadeo

mercoledì 6 giugno 2018 - Il mio Cammino

Sveglia e pronti alle 8:30, facciamo colazione nel bar sottostante le nostre camere e naturalmente indossiamo la mantella, che fuori sgocciola. Ci dirigiamo verso Vlavélez dove dopo poco più di 3 chilometri, incontriamo l’Ermita de San Pelayo, più avanti, l’Iglesia de Valdepares e il Palacio de Fonfrìa del secolo XVI, con all’interno una fonte di acqua medicinale, fresca e ferruginosa che gli dà il nome: (Fuente Frìa). 
Giunti a Porcia, prendiamo la strada del mare che ci porta a passare per il parco storico Castro y Mirador de Cabo Blanco, con tracce dell’occupazione romanica.
Perdiamo più di un’ora in riva all’oceano, ma il vento, alcuni sprazzi di sole, la pioggia,gli uccelli che si fanno sentire tra gli spruzzi del mare sugli scogli, ci danno la possibilità di divertirci e di discrete fotografie.

Ci teniamo a destra l’oceano come compagno di viaggio; camminiamo nella natura salendo e scendendo con i piedi nell’erba, ammirando le mucche, ma anche con le scarpe nella sabbia, lambendo le onde del mare. Siamo nel borgo di Tapia de Casariego per rifocillarci e riposare almeno una mezz’ora. Prendiamo poi per Villamil e quindi la Senda Costiera che ci permetterà di evitare i sentieri pantanosi e di vedere in continuazione il nostro amico oceano e la Playa de Penarronda, quasi deserta in questi giorni.

Circa cinque chilometri ancora ci separano dalla fine di questo percorso. Il Puente de Los Santos è quasi in vista e ci prepariamo a lasciare le Asturie e di entrare in Galizia. 
Questo ponte, sul rio Eo, è lungo 600 metri e fa un po’ effetto percorrerlo, mentre il traffico ti scorre accanto, talvolta facendolo vibrare, e l’altezza dall’acqua, certo non aiuta.

Entriamo in città e decidiamo di scendere in un albergo con tutti i comfort che ci siamo guadagnati faticosamente. Scegliamo “La Casona de Lazurtegui” che si dimostra effettivamente all’altezza. Gli ultimi chilometri segnati sono 27,8 corrispondenti a 42.062 miei passi.

Dopo un’oretta dedicata alla doccia e al cambio d’abito, ci riversiamo tra le vie di questa cittadina di neanche diecimila abitanti, in provincia di Lugo, punto di collegamento del territorio galiziano con le terre asturiane.