giovedì 18 maggio 2023

Da Grisignano di Zocco a Treviso

giovedì 18 maggio 2023 - Sensi e Sensazioni 

Il tracciato Treviso-Ostiglia è stata una linea ferroviaria italiana di proprietà statale, costruita dall’esercito italiano per fini strategici per la difesa dei confini nord-orientali. L’idea fu però presto abbandonata, ritenendo sufficiente la linea Padova-Bologna. In un secondo momento, alcuni parlamentari si attivarono affinchè fosse riaperto il progetto e realizzata la linea ferroviaria. Era ritenuta un importante operazione per fini commerciali; beneficiari erano i grandi e ricchi paesi agricoli del centro Veneto. La Prima Guerra Mondiale interruppe i lavori in corso e vennero ripresi solo nel 1920. Dieci anni dopo, a pochi mesi dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale, fu inaugurata la nuova linea ferroviaria e pochi convogli la frequentarono. Nodi fondamentali, oltre alle due stazioni terminali del percorso, erano Camposampiero, Legnago, Grisignano di Zocco. Da ricordare che il tracciato venne utilizzato per la deportazione di ebrei verso i campi di concentramento della Germania nazista. Rappresentando un manufatto strategico più volte fu bombardata durante il conflitto dall’aviazione alleata. Oggi l’ex linea ferroviaria è stata trasformata in una frequentatissima pista ciclo-pedonale. Rimangono ancora visibili le vecchie stazioni ferroviarie e i caselli, seppur malmessi, sono ancora pienamente riconoscibili e in qualche occasione sono state recuperate e ristrutturate per accogliere attività commerciali. 

Superato Grisignano di Zocco, passiamo Barbano e la strada aggira il paese, per arrivare a Poiana di Granfion. 

Qui la via comincia a immergersi in un tunnel di alberi e vediamo passare Campodoro e Bevadoro, sino alle porte di Piazzola del Brenta. Sono le 16 e ci dedichiamo un gelato in piazza Paolo Camerini di questa splendida cittadina. 

Ritorniamo sulla ciclabile, passiamo Pieve di Curtarolo, Marsango, Santa Giustina in Colle, Camposampiero, Trebaseleghe, Loreggia, Piombino Dese per arrivare a Badoere, interessante e bellissima cittadina a cui pensiamo di dedicare la nostra serata e riposare le nostre stanche membra. 

Purtroppo non bisogna cantar vittoria in anticipo! Alle 19:00 dopo numerose telefonate, ci accorgiamo che tutti gli alberghi sono al completo! Torniamo quindi sulla ciclabile e dopo aver prenotato all’Hotel Oasi ci fiondiamo a Paese, dopo aver passato Cornarotta e a Quinto di Treviso svoltato a Sx, lasciando la ciclabile. 

Arriviamo col buio e dopo aver lasciato le bici in albergo andiamo a sgranchirci le gambe al ristorante Polin per uno spaghetto con le vongole e poi, io stanchissimo, dopo 125 chilometri, spengo la luce. 

L’indomani, colazione rigeneratrice e poi ritorniamo sulla ciclabile e puntiamo verso Treviso, la città dell’acqua, sperando ci risparmi quella dall’alto!


 

 

 

 
 
 

 

 

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