sabato 30 dicembre 2023

A mio Papà

sabato 30 dicembre 2023 - Sensi e Sensazioni 

Ieri mi è arrivato, dolce e gradita sorpresa, da parte dei miei cugini materni, un libro interessante e impegnativo “Storia di Salmour” a cura di Gianni Menardi, che racconta la storia di questo paesino, dalle origini geologiche del territorio, sino alle memorie storiche di un grande “vecchio” sul periodo della Seconda Guerra Mondiale. 

Salmour è un piccolissimo paese in provincia di Cuneo, che conta attualmente circa 700 abitanti, ma per me è un immenso e amorevole ricordo perché, ancora adesso, parte della mia vita e dei ricordi della mia infanzia. 
 
Nel libro, il racconto di Michele Vigna, arzillo novantenne, narra il periodo bellico a Salmour e tra gli altri ricordi riporta questo passo: “…Quando si trebbiava, il lavoro della trebbia era controllato da un sergente dell'esercito, perché i sacchi di grano, spettavano in parte al proprietario e alla sua famiglia, per la semina, il resto doveva andare all’ammasso, a prezzo calmierato. Il trebbiatore era Giacomo Costa Magna di Loreto. Il sergente assegnato era Giovanni (Gianni) di Verona. Era molto umano e sapeva anche chiudere un occhio verso i poveri cristi di contadini. Così qualche sacco anonimo, che per il profano vale forse poco, restava in più al contadino come valido aiuto per il sostentamento. Quasi tutte le case contadine con campi da trebbiare avevano la loro croce e una nidiata di figli piccoli, oppure figli grandi che erano in guerra, sparsi sui vari fronti. E Gianni umanamente capiva tutto...    
... Un esercito allo sbando; nei giorni seguenti passarono alla spicciolata, in divisa, Marco Chiaramello col suo fucile e il sergente Gianni (quello per il controllo del grano); venivano da Fossano, quartiere San Filippo o il quartiere Bava Caserme. Marco era ormai a casa, ma il sergente di Verona era un altro caso! Ma il cuore buono, da lui dimostrato in passato, non fu dimenticato e si associò al buon cuore dei salmouresi che si aperse a tutti in quei giorni. Il sergente smise la divisa militare e partì verso Verona. Finita la guerra tornò a Salmour e sposò una ragazza conosciuta in tempo di guerra. 
 
Quel sergente era mio padre, che fu accolto nella famiglia di mio nonno Stefano e che dopo quattro anni di fidanzamento, sposò mia madre. 

29 agosto 1943

30 agosto 1947


 

 

 

 

 

sabato 11 novembre 2023

La via dei Fossi

sabato 11 novembre 2023 - Sensi e Sensazioni 

Anche se breve, si può definire il più bel percorso conosciuto per ritrovare la sana voglia di fare una camminata in una natura stupenda, ricca di acqua, vegetazione e di varie specie di uccelli che ti accompagnano nell’andare. 

Sono quattro chilometri all’andata e altrettanti per il ritorno e ha inizio in quel di San Martino sino a toccare Montorio, frazione di Verona. 

Possibile quindi per chiunque indossi un paio di scarpe da ginnastica e un paio d’ore di svago.


 
 

 

domenica 5 novembre 2023

Il Pugile e la Vittoria

domenica 5 novembre 2023 - Sensi e Sensazioni 

Siamo a Brescia, nell’aula del tempio del Parco Archeologico Brixia Romana, dove per quest’anno, che celebra la città come Capitale italiana della Cultura, è stata eccezionalmente allestita questa mostra. 

Il “Pugilatore in riposo” (tra il IV e I secolo a.C.) e la “Vittoria Alata” (metà del I secolo d.C. ) hanno cronologie diverse e differenti storie della prima parte della loro “vita”; l’atleta certamente esposto in uno spazio pubblico – forse in Grecia – e oggetto di ammirazione come indicano le superfici consunte dalle carezze degli ammiratori, la Vittoria Alata probabilmente esibita nell’area del tempio, a Brescia, quale ex voto donato dall’imperatore Vespasiano. 

Un dialogo tra due mondi distanti è suggerito con discrezione e rispetto. La lontananza che ha separato il Pugile e la Vittoria in antico, qui si riduce. La triangolazione con lo spettatore permette di riprodurre questa distanza e di cogliere i legami tra i due capolavori. Il tema astratto che lega i due straordinari bronzi, l’assenza e la personificazione, è quello del successo, di un esito positivo, della vittoria. Il dialogo in corso tra le due statue è indiretto. Siamo in presenza di una divinità e di un uomo: una osserva benigna dall’alto, l’altro riposo provato da un’estenuante combattimento di cui mostra numerosi segni sul corpo. Forse la lotta non è ancora finita o se ne attende l’esito. I loro sguardi non si possono incrociare perché appartengono a mondi lontani. L’atleta si rivolge, stanco e provato, all’immagine riflessa della divinità, non osando oltre. Nell'aula del tempio il Pugile e la Vittoria Alata convivono in un'unica dimensione virtuale con lo spettatore. Contrappunti armonici tratteggiano una narrazione tanto visuale quanto concettuale sui valori universali che le due opere rappresentano ancora oggi per l’uomo contemporaneo. (Juan Navarro Baldeweg). 


 


Brescia

domenica 5 novembre 2023 – Andar per Città 

Ricca di cultura, storia e arte, sempre più al centro dei riflettori turistici internazionali, Brescia è pronta a regalarti tantissime soddisfazioni, tutte da scoprire attraverso i suoi grandi gioielli storici. 

Si può partire dal Castello, fortezza medievale simbolo della città. La costruzione si erge maestosa sul Colle Cidneo, a ridosso del centro storico. Si accede attraverso un portale cinquecentesco, affiancato dai bastioni di San Faustino e San Marco, che conduce in un piazzale dallo splendido panorama sulla città.

Il luogo perfetto per un viaggio attraverso la storia, l’arte e la spiritualità è il Museo di Santa Giulia, allestito nel complesso monastico delle benedettin e di origine longobarda, dal IV millennio a.C. al Settecento. 

Il Parco archeologico di Brescia romana, con l’imponente Tempio Capitolino risalente al 73 d.C., e dedicato al culto di Giove, Giunone e Minerva. Accanto sorge il teatro romano, collocabile tra il I e il III secolo d.C. 

In Piazza Paolo VI, fa bella mostra la Cattedrale Estiva di Santa Maria Assunta (il Duomo Nuovo), dalla facciata barocca con la maestosa cupola, e la Cattedrale Invernale di Santa Maria Assunta (il Duomo Vecchio), dalla struttura cilindrica di epoca romanica. 

A pochissimi passi, si aprono 3 piazze: Piazza della Loggia, d’impronta veneziana, dominata dall’omonimo Palazzo; Piazza Vittoria, con l’incredibile installazione del rinoceronte sospeso e Piazza Mercato, che ospita monumenti di epoche diverse, dal ‘400 al ‘900.