giovedì 31 agosto 2017

Imparare l’Arte e metterla da parte

giovedì 31 agosto 2017 - Sensi e Sensazioni

Le mie ferie, viaggiando tra capolavori architettonici, monumenti sobri e al contempo maestosi, complessi monastici e svettanti cattedrali gotiche, dove il Medioevo si respira ancora. 
Luoghi dal fascino unico che rievocano storie e leggende, con protagonisti santi e monaci, re e regine,  dame e cavalieri. 

Salamanca - Santo Stefano (dei Domenicani)

Tomar - Convento di Cristo
Batalha - Santa Maria della Vittoria
Monastero di Alcobaca
Evora - Santa Maria Assunta
Saragozza - Nostra Signora del Pilar
Avignone - Palazzo dei Papi

giovedì 17 agosto 2017

Camperisti Diversi

giovedì 17 agosto 2017 - Sensi e Sensazioni

Secondo la mia filosofia, il camper è solo un mezzo di trasporto per raggiungere quell’indipendenza che ti permette di sfruttare al meglio, luoghi e tempi per raggiungere le mete programmate.

Viaggiare vuol dire soprattutto conoscere altre realtà, ma anche nuove cucine, differenti sapori, metodi diversi di amalgamare i prodotti locali.

Perchè tra mangiare per vivere e vivere per mangiare, c’è quella filosofia che si traduce nel: mangiare per conoscere, per poi vivere meglio!  Anche questa è cultura. 

La prima tappa è in Francia, a Cassis, Al rientro da un’escursione in barca ad ammirare le favolose Calanques, siamo a cena al “Fleur de Tyme”. Tartare di Saint-Jacques e Salmone, Saint-Jacques alla brace, Bouillabaisse, il tutto innaffato da un Domaine de Paternelle, Cassis rosé.

Cassis e le Calanques


A Carcassonne, Dopo la visita alla città bassa e al Castello, pranzo “Al Dome” per assaggiare la specialità della Cassoulet Royale (porc, saucisse e cuisse de canard confite).

Il Castello di Carcassonne


Siamo in Spagna e precisamente a San Sebastian, di fronte alla spiaggia della Concha. Pranzo a base di Tapas e Cervesa, alla “Taberna de Blas”. Non può mancare una breve sosta al “Cafè della Concha” guardando l’oceano maestoso.

Vista della spiaggia della Concha

A Valladolid, nella stupenda Plaza Major, cena alla “Sepia & Amp; Mahou”, naturalmente per assaggiare la sepia plancha e il pulpo alla gallega, anche se un po’ fuori zona. 





Dirigiamo la prua del camper in Portogallo e a Tomar, Aspettando l’apertura del Convento di Cristo, sulla collina, cena al “O’ Tabuleiro”: Zuppa vegetale, Bacalao, Salmone, specialità della casa.

Tomar e sullo sfondo il Convento di Cristo


A Nazaré, ci permettiamo dei rimorsi, ma senza rimpianti e per la cena siamo “Ala Riba” a condividere il loro piatto forte: la Mariscada (Aragoste, Gran seola, Granchi, Gamberoni, Gamberi e Gamberetti su un letto di Vongole), il tutto preceduto da una zuppa di pesce e seguito dal dessert e bicchierino di grappa alle mandorle.

La spiaggia di Nazaré e il faro




A Alvor, la spiaggia di Portimao, dopo alcune ore a gustarci il sole e le onde dell’oceano, cena al ristorante “Casa do Rio” per assaggiare la Cataplana, una zuppa di pescado, immersi nel tramonto sull’oceano.

Il tramonto visto da Alvor


Siamo in piena Algarve e golosi sino alla quintessenza, ci resta da completare l’idea del pesce in “ramina”, assaggiando l’Arroz de Marisco, e lo facciamo a pranzo ad Albufeira, alla "Casa da Fonte", sotto un pergolato abbastanza fresco da non interferire con il piacere della gola.


La spiaggia di Albufeira


Risaliamo l’Alentejo e tappa forzata a Evora e sulla Praça do Giraldo ci imbattiamo in un piacevole ristorante di antica data: il “Cafè Alentejo” dove la specialità è “Arroz de pato assado”, accompagnato con “Vinha do Mouro 2016”.

La Praça do Giraldo di Evora

Lasciamo il Portogallo per ritornar nella favolosa Spagna e precisamente a Saragozza e per pranzo andiamo sul sicuro al Mercado Gastronomico con un ritorno a Calamari ai ferri e Sarde fritte.


Saragozza e vista della basilica di Nostra Signora del Pilar



Siamo ancora in Francia e Avignone ci spalanca le sue porte con i suoi meravigliosi gioielli. Un pasto frugale verso le 16:00, prima di chiudere questa “passeggiata” agostiana. Davanti all’Hotel de Ville, una Parisienne e un’insalata Niçoise, per non aggredire il fisico e le tante ore che ci aspettano al rientro.

Sur le Pont d'Avignon
Hotel de Ville di Avignone

Questo post è dicato a quei camperisti che, a mezzogiorno e sera, “schiavizzano” le mogli a preparare barilliane paste col sugo e a quelle mogli che si “completano” solo dietro ai fornelli, convinti che le ferie siano più belle e interessanti intorno alla tavola del camper con piatti speciali (sigh!) di casa loro!



Avignone e Pont Saint Bénezet

giovedì 17 agosto 2017 - Sensi e Sensazioni

Edificato nel XIII secolo, fu più volte danneggiato e ricostruito in seguito alle guerre e alla piena del Rodano.

Fu abbandonato definitivamente nel XVII secolo.

La leggenda narra che Bénezet nel 1177, era sceso dalle montagne dell'Ardèche perchè Dio gli aveva comandato di costruire un ponte ad Avignone, la città a “bordo dell'acqua”.
Approfittando una domenica della benedizione che il vescovo stava impartendo sul sagrato della cattedrale, lo sfidò affinchè convincesse il popolo a costruire un ponte sul Rodano.
l prelato, sentita la popolazione, disse: "Va bene, potrai costruire il ponte se riuscirai a portare una pietra enorme sulle spalle e gettarla nel fiume".
Bénezet si caricò la pietra in spalla,  la sollevò e la gettò in acqua, sostenuto dagli angeli mandati da Dio. Si dice che quel blocco di pietra sia incastonato in una delle arcate, e sembra sfidare gli elementi.
Da allora, ogni papa che vi transitava, dice la leggenda, si doveva fermare un momento a pregare dinanzi alla volta di Bénezet e lasciare un obolo.













Al ponte di Avignone è legata la famosa canzone "Sur le pont de Avignon...", aria di un'operetta molto in voga nel 1876, che riprende a sua volta il motivo di un'operetta del 1853 scritta da Adolphe Adam. In realtà,già da parecchi secoli molte canzoni popolari accompagnavano la storia del ponte,e venivano cantate nelle cerimonie nuziali. Ispirarono un compositore di musica di corte, nel XVI sec., Pierre Certon che, alle arie comiche e scandalose, univa quelle a tema religioso; compose una messa "Sur le pont de Avignon".





Avignone e Palais des Papes

giovedì 17 agosto 2017 - Sensi e Sensazioni

Potente fortezza e palazzo sontuoso, è stato nel 14° secolo la sede della cristianità. Questo eccezionale monumento, patrimonio dell’Umanità, porta l’impronta dei nove papi che vi si succedettero, tra cui i più famosi: Benedetto XII e Clemente VI. Il palazzo presenta al pubblico 25 stanze, cappelle e chiostro, appartamenti privati dei papi con affreschi inestimabili.