domenica 25 febbraio 2018

La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro

domenica 25 febbraio 2018 - Andiamo al Cinema


Un film d’autore!

Siamo negli anni ‘50, a Baltimora, in piena guerra fredda e il nemico per una certa categoria di americani non è solo la Russia, ma tutto quello che è “diverso”.
Dal razzismo al predominio dell’uomo sulla donna, dall’handicap della protagonista alla possibilità di esistenza di straordinarie creature.

Del Toro confeziona un qualcosa di meraviglioso che sembra un quadro astratto che parla di tutto ciò che lo spettatore s’immagina e vuol vedere. 

Una fiaba d’amore a lieto fine dove la protagonista riceve la giusta ricompensa con il suo grande amore; il cattivo viene punito come merita, l’amicizia e l’affetto regnano sovrani e il futuro si presenta come una possibilità di nuova vita.

Un bel cast, dove Sally Hawkins fra tutti, anche se deve rinunciare alla voce, ci offre una performance perfetta. La musica di Glenn Miller come colonna sonora ci fa ripiombare perfettamente in quegli anni.

Amore, libertà e rispetto per gli altri, si esce dal cinema contenti!

sabato 24 febbraio 2018

Redazionale Delirium Termens

sabato 24 febbraio 2018 - Sensi e Sensazioni

Sul settimanale "San Bonifacio & San Martino B.A. Week" a pagina 16 è apparso un articolo dal titolo: "Ecco le formazioni che hanno fatto e faranno la storia della musica del nostro territorio" e tra le sette band citate, anche la nostra.





venerdì 23 febbraio 2018

Qualcuno deve pur farlo!

venerdì 23 febbraio 2018 - Come la penso

Caro Partito Democratico, questa volta non avrai il nostro voto.

Abbiamo deciso di darlo a (PIU’ EUROPA di Tabacci/Bonino) perchè non si disperda e non si contraddica del tutto il nostro habitus politico progressista.

In ogni caso, qualunque sarà l'esito elettorale, fà sapere al nostro giovin, cocciuto Segretario che anonimi militanti docg, come noi, mai gli daranno il permesso di farsi un PD su misura.

Vero è che il nostro partito cerca di essere una somma unitaria di parti, ma non lo si può spartire a fette di potere per governarne le tante brame.

Sotto il vertice dirigente c'è un'ampia base che vigila e prudentemente sa conservare così come, quando serve, sa repentinamente sostituire.

Non c'è giglio magico che contenga la rabbia collettiva se si persevererà a dividerci invece di cercare una sintesi rispettosa, dialettica e tollerante nelle decisioni e nelle linee guida strategiche.

Perchè il voto a “+ EUROPA”
Perchè l'alleanza Emma Bonino e Bruno Tabacci è un valore aggiunto per queste elezioni, un servizio alla democrazia, un arricchimento e un'articolazione dell’offerta politica, specialmente per il centrosinistra, che ha un grande bisogno di “cultura della coalizione”.

Perchè è in grado di puntare ad una rappresentanza parlamentare che può porre condizioni, politiche e programmatiche e di deciderlo in autonomia.

Perchè due sono i comuni fondamentali obiettivi: un limpido europeismo e la cultura dei diritti

domenica 18 febbraio 2018

Due tenenti e un capitano

domenica 18 febbraio 2018 - Sensi e Sensazioni

Quarantasette anni son passati dalla chiamata al 62° Corso Allievi Ufficiali di Complemento in quel di Bracciano prima, poi a Casarsa e quindi Vercelli. Il servizio militare era allora un dovere, tanto valeva impegnarsi per i quindici mesi con rassegnazione e dedizione.

Pierluigi - Valter - Claudio


E due tenenti e un capitano si ritrovano a Solferino, per un pranzo di ricordi e nostalgia. Ricordi, confusi e di difficile focalizzazione, visto il tempo trascorso e l’anzianità impellente, ma aiutandosi l’un con l’altro riusciamo ancora a visualizzare molti dimenticati particolari. Nostalgia, perchè era il 1971 e lo sbocciare di una gioventù piena di sogni, grandi idee e speranze nelle nostre mani. 

Solferino - 'Ossario monumentale


Solferino, l'atto finale conclusivo della seconda guerra d'indipendenza (24 giugno 1859) fra l'esercito austriaco e quello franco-sardo. Fu la più grande battaglia dopo quella di Lipsia del 1813 con più di 234.000 soldati che lasciarono sul campo circa 29.000 morti (14.000 austriaci e 15.000 franco-sardi) con circa 10.000 prigionieri (8.000 austriaci e 2.000 franco-sardi), per quoziente di perdite, superiore alla battaglia di Waterloo.

sabato 17 febbraio 2018

A casa tutti bene di Gabriele Muccino

sabato 17 febbraio 2018 - Andiamo al Cinema


Troppi personaggi che si ritrovano per festeggiare il cinquantesimo di matrimonio di Pietro e Alba, capostipiti di quella grande famiglia e che saranno costretti a convivere su un’isola per alcuni giorni.

Bisogna stare attenti già da subito per capire i vari imparentamenti. Una serie di casi frustranti e infelici, persone nevrotiche con problemi e segreti che lasciano l’amaro in bocca. 

Un film che non propone niente di nuovo, solo un cast di attori bravi, (su tutti Ghini) che vanno a salvare una trama debole e già vista.

Quando alla fine il traghetto riesce a partire e tutti se ne tornano a casa, si respira un senso di liberazione da tutte quei problemi messi allo scoperto sull’isola e che ognuno si riporta indietro per dare una propria futura soluzione a quella burrasca che li ha travolti. 

venerdì 16 febbraio 2018

Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani

venerdì 16 febbraio 2018 - Andiamo al Cinema


Milton (Luca Marinelli) ossessionato dall’idea che la sua amata Fulvia (Valentina Bellé) abbia una storia d’amore col suo migliore amico Giorgio (Lorenzo Richelmy) vaga per le nebbiose Langhe, scordandosi della guerra e di avere dei doveri di ruolo come partigiano.

Tratto da un racconto di Beppe Fenoglio, dove l’analisi storica e culturale la fa da padrona, qui viene meno e la regia preferisce seguire il dramma passionale interno del protagonista che si sviluppa lentamente.

Partigiani piemontesi poco credibili, fascisti e partigiani che si rincorrono, si scontrano e qualche volta si ammazzano, una musica di un classico “Over the raimbow” che diventa ripetitiva e fastidiosa.

Alla fine ci si domanda come faccia Milton, che dovrebbe essere concentrato sull’orrore della guerra, a diventare pazzo per una donna che ha civettato con lui come con il suo amico e che lo induce a correre come un cretino per boschi e prati alla ricerca di spiegazioni da Giorgio, sino ad annullarsi.

La scena più bella forse, l’incontro casuale con i genitori, nel silenzio e la paura di essere scoperti.

venerdì 9 febbraio 2018

Vivere per qualcosa

venerdì 9 febbraio 2018 - Sensi e Sensazioni


Sempre ai miei due amici che aprono questo blog, vorrei segnalare, prima delle elezioni e certo della loro approvazione, questo piccolo libro, scritto a sei mani da tre grandi uomini contemporanei.

Tre uomini diversi per storia e provenienza, uniti da un destino e da un impegno comune e un libro per capire che a muovere il mondo non può esserci altra politica se non quella della condivisione e della dignità. 

Un dialogo che va dritto ai valori fondamentali, in cui si intrecciano il messaggio di un politico fuori dagli schemi come il “presidente povero” José Mujica, i ricordi e le istanze di uno scrittore militante come Luis Sepúlveda, e le riflessioni del fondatore di Slow Food Carlo Petrini.

E’ una discussione sul tema della felicità intesa come obiettivo degli esseri umani, per individuare ancora una volta quali siano le forze che contrastano il raggiungimento di tale obiettivo.
Un primo passo su alcune questioni fondamentali: la partecipazione sociale e politica come dovere, e la sua messa in pratica intesa come passione, non come mezzo per ottenere prestigio o benefici. 
La solidarietà, il valore supremo della fratellanza come risposta all’individualismo. 

Tutti gli sforzi sociali, culturali e politici devono puntare alla conquista basilare: il diritto a essere soggetti attivi del nostro sviluppo e di quello delle nostre comunità. Quando avremo conquistato tale diritto su scala planetaria, avremo fatto un grande passo avanti verso l’obiettivo comune dell’umanità.

giovedì 8 febbraio 2018

Don Chisciotte e Pajot

mercoledì 7 febbraio 2018 - Sensi e Sensazioni

Infilandomi a più riprese tra le pagine del “Don Chisciotte” per incensare il mio personaggio preferito, ho scoperto un artista contemporaneo che più di altri celebra l’ingegnoso hidalgo della Mancia e le sue avventure che si intersecano con il grottesco della vita.

Don Chisciotte - I vagabondi della Mancia

Don Chisciotte - Lettura fantastica

Don Chisciotte - La veglia d'armi

Don Chisciotte - Il grande libro di Dulcinea

Don Chisciotte - Un sogno di gloria

Ai miei due amici che ancora seguono le mie riflessioni che diventano ogni tanto meditazioni, offro un pungolo ad andare a cercare le sue opere. Pajot è un maestro del tratto e ovviamente un pittore di corpi e di anime e nei suoi affreschi viventi troverete una straordinaria vitalità che affascina la mente con il suo potere emotivo.

Marcel Nino Pajot nasce il 24 febbraio 1945 in Vergt, nel Périgord. Autodidatta, forgia le sue qualità pittoriche in contatto con molti artisti, professionisti o dilettanti. Nel 1965 viene ammesso alla Scuola Nazionale di Arti e Mestieri a Angers, ma l’abbandona per amore di Manou, per sempre sua musa e modella. Sono i suoi disegni nerd a suscitare interesse, quindi le sue fonti d’ispirazione sono molteplici: il Carnevale e le maschere, i musicisti, Don Chisciotte e le processioni.

sabato 3 febbraio 2018

The Post di Steven Spielberg

sabato 3 febbraio 2018 - Andiamo al Cinema


Un film sul tradimento della fiducia di ben quattro presidenti (Eisenhower, Kennedy, Johnson e Nixon), per la guerra americana condotta in Vietnam; il tema della libertà di stampa e di un giornalismo d’inchiesta.

Una coppia di attori (Meryl Streep) nei panni di Katharine Graham, proprietaria del giornale Washington Post e (Tom Hanks) Ben Bradlee, il suo direttore, magistralmente condotti da un regista collaudatissimo. 

Un film da vedere per ricordare la storia degli anni ‘70, un’epoca passata, ma una storia che si ripete.

Un film già visto negli anni (Tutti gli uomini del Presidente, 1976 e Spotlight 2015) e che non offre niente di nuovo se non la bravura degli interpreti e l’incensamento della grande Nazione e delle sue grandi battaglie per la difesa dei Diritti. 

venerdì 2 febbraio 2018

Loveless di Andrey Zvyagintsev

venerdì 2 febbraio 2018 - Andiamo al Cinema


Cosa siamo disposti a perdere? Dice la locandina di questo film, amara critica alla società moderna persa nella superficialità dell'amore delle relazioni. 

Siamo a Mosca, Zhenya e Boris sono già al divorzio, da un matrimonio senza amore. Un unico figlio dodicenne Alyosha, che nessuno dei due ha mai veramente amato e che soffre la situazione, sino alla scomparsa definitiva. Entrambi i genitori hanno già intrapreso un’altra vita, con altri compagni, che sperano darà loro quella possibilità di riscatto futuro.

Il film è impostato sulla ricerca del ragazzo da parte di volontari che si sostituiscono alle istituzioni, gli unici a dimostrare quell’amore che manca in tutti gli altri personaggi.

Il triste pessimismo di un messaggio alla coscienza collettiva di una società moderna che non ha futuro senza l’amore per gli altri.

Bella la fotografia e molto bravi gli attori. Il film inizia e finisce con scene molto intense di alberi su quel fiume, forse responsabile della scomparsa del ragazzo, che però sono le uniche scene a dare un po’ di poesia.