mercoledì 31 maggio 2023

Brindisi

mercoledì 31 maggio 2023 – Apulia, uno stato d’animo 

Brindisi è una città portuale pugliese sull'Adriatico. Il Castello Alfonsino in pietra rossa sorge su un isolotto all'imbocco del porto. L'imponente Monumento al Marinaio d'Italia in pietra calcarea a forma di timone regala panorami del mare e della città. Sull'altro lato del porto, il Castello Svevo risale al '200. Alla sommità della Scalinata Virgiliana, invece, svettano le Colonne Romane. 

Piazza Duomo è la più antica e bella piazza della città. La sua bellezza è dovuta certamente ai molteplici edifici importanti che vi si affacciano come ad esempio la Cattedrale, il Seminario, il Palazzo Balsamo, l'Istituto S. Vincenzo, il Museo Archeologico Provinciale e il portico dei Cavalieri Gerosolimitani. Da notare che tutte le strutture hanno un'impronta romana e medievale, particolare che lascia a bocca aperta non appena ci si mette piede. 

Il Duomo o Basilica della Visitazione, è una chiesa antichissima. È stata infatti consacrata nel 1089 e durante il corso degli anni ha subito diversi danni con conseguente ricostruzione. Il terremoto del 1743 ad esempio la rase quasi al suolo. Oggi al suo interno si possono osservare ancora frammenti del primissimo pavimento oltre a mosaici e tele rappresentanti figure religiose, inoltre nella cappella sono custodite le spoglie mortali di San Teodoro d'Amasea, patrono della città. 

Il Portico dei Cavalieri Templari è un altro degli edifici situati in Piazza Duomo. Per il suo stile architettonico si è risaliti al medioevo intorno al XII e XIII secolo. La sua struttura con arcate gotiche e una colonna in marmo greco fa presumere si trattasse di una loggia e, se si considera anche la posizione nella principale piazza della città, nulla esclude che potrebbe essere stato il primo palazzo arcivescovile di Brindisi. Oggi questo portico funge da ingresso al Museo Archeologico Provinciale e infatti sotto di esso fino all'entrata vera e propria si trovano diverse sculture, sarcofagi ed elementi architettonici in bronzo. 

San Pietro degli Schiavoni è un'area archeologica situata nell’omonimo quartiere e presenta elementi e reperti dell'antica città romana. La popolazione degli Schiavoni, ossia gli slavi dell'Adriatico, ebbe in Brindisi un proprio quartiere con al centro la chiesa di San Pietro, a cui presumibilmente appartengono i resti dell’arco tuttora visibile nella piazza attigua al Teatro. Di grande interesse è l'area archeologica rinvenuta durante i lavori di risanamento dell’area iniziata nei primi anni 60, comprendente un quartiere della città romana; oltre ad uno dei cardini, ossia gli assi viari nord-sud tipici degli impianti urbanistici romani, sono ben individuabili i resti di una domus con pavimenti a mosaico, quelli di un impianto termale e di quartieri abitativi. 

Le Colonne Romane sono un monumento situato presso il porto di Brindisi, dal XIV secolo emblema della città. Originariamente erano due colonne gemelle ma nel 1528 una delle due crollò mentre l'altra è stata in seguito distrutta dalla seconda guerra mondiale. Tra il 1996 e il 2002 invece il monumento venne restaurato e nel piazzale circostante si svolsero indagini archeologiche per riportare alla luce altri eventuali resti dell'epoca romana. Oggi le colonne continuano a essere un simbolo per Brindisi, molto visitate e fotografate, probabilmente per tutta la storia che hanno alle spalle. 

Il Castello Alfonsino, in pietra rossa, è situato sul mare, sulla piccola isola di Sant'Andrea, non molto distante dal porto. Si tratta di una complessa fortezza aragonese i cui lavori sono iniziati nel 1558 ordinati dall'allora regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, e durarono ben 46 anni. Il suo esterno appare in pietra mentre al suo interno si apre un salone molto decorato contenente un lavabo con stipiti in pietra, due baluardi, uno rotondo e uno triangolare, e infine un portale adornato di stemmi. 

Il Castello Svevo, deve la sua origine all'età sveva, secondo la testimonianza di Riccardo di San Germano, che la colloca intorno al 1227, e cioè proprio negli anni in cui è attestata la presenza di Federico II di Svevia a Brindisi, tra il suo matrimonio con Jolanda di Brienne (1225) e la partenza della crociata (1228). Gli storici locali riferirono, senza alcun riscontro archeologico, che per la sua costruzione furono utilizzati materiali di reimpiego romani (in particolare dall'anfiteatro). Dai registri angioini veniamo informati che Carlo I d'Angiò provvide al restauro del Castello (sopraelevazione delle torri) e all'edificazione di un palazzo reale al suo interno (1272-1283). Si deve a Ferdinando I di Napoli il primo ampliamento (metà del XV secolo): la modifica, dettata dalle nuove esigenze belliche dovute all'adozione delle armi da fuoco, consistette nella costruzione di un'ulteriore cinta muraria, più bassa e più spessa della precedente. Dopo essere stato adibito a penitenziario, all’inizio del XIX secolo, diviene con l’Unità d’Italia sede di Comando della Marina, subendo alcuni interventi di adattamento, ma conservando intatta la struttura. 


 

 

 

 

 

 

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