lunedì 24 marzo 2014

Lubecca e Marzipan

mercoledì 4 agosto 2010 - Sensi e Sensazioni

Circondata  dall’acqua dei suoi canali blu curatissimi, dal verde dei numerosi parchi e dalle belle facciate rosse delle case di tipici mattoni di argilla, interrotti da fregi in arenaria, si presenta come un affascinante quadro. La città vecchia è oggi un quartiere pedonale dove anche le biciclette possono circolare liberamente. Nella piazza antistante il Duomo, una delle più grandi costruzioni a volte in laterizi del Nord Europa, gli alberi sembrano uscire da un libro di favole.
Per secoli è stata famosa per le sue cantine dove invecchiavano i vini importati dalla Francia e per gli ottimi dolci a base di pasta di mandorle.

Dal 1800 Lubecca è la città del marzapane. Sembra proprio che la delizia alle mandorle, abbia cominciato da questa cittadina, il glorioso viaggio alla conquista del mondo.



















Il marzipan di Lubecca è inevitabilmente legato al nome della famiglia Niederegger che da generazioni lo produce. Fu George, maestro pasticcere, a fondare la prima manifattura di marzapane. Questa arte fu poi portata avanti di generazione in generazione. Niederegger non solo è sinonimo di qualità, ma vera e propria istituzione per la città. E’ un marzapane di alta qualità, morbido e gustoso e non troppo dolce, prodotto utilizzando anche l’acqua di rose.
A Lubecca viene servito insieme a un bicchierino di Rotspon, un pregiato e noto vino bordeaux, che secondo quanto raccontato sarebbe più buono dell'originale francese. È comunque indubbio che i sapori del marzapane e del Rotspon si esaltano a vicenda.




sabato 22 marzo 2014

Non buttiamoci giù di Pascal Chaumeil


sabato 22 marzo 2014 - Andiamo al Cinema


(Flyanto)
Film tratto dall'omonimo romanzo di Nick Hornby in cui quattro individui si incontrano casualmente la notte di Capodanno sopra il grattacielo più alto di Londra al fine di suicidarsi, buttandosi giù. Ognuno ha i propri differenti motivi per attuare un simile programma ma incontrandosi essi arrivano a desistere dal loro intento decidendo di rimandare il proprio proposito sino al giorno di S. Valentino. Nel corso del lasso di tempo che separa Capodanno dal 14 Febbraio, essi iniziano a frequentarsi e ad organizzare insieme addirittura una vacanza di una settimana a Tenerife, consolidando così il proprio legame e la sincera amicizia. Naturalmente non mancano però neppure le incomprensioni e i conseguenti litigi, ma nonostante ciò essi arriveranno uniti alla fatidica data, creando i presupposti per una futura esistenza più serena e colma di speranza.
Il regista Pascal Chaumeil filma un'opera divertente, sebbene leggera, traendo ovviamente spunto dall'opera originale scritta dal talentuoso e sottilmente ironico Nick Hornby. Senza dubbio il suo adattamento cinematografico manca dell' originale spirito con cui Hornby presenta e delinea tutti i personaggi, ma Chaumeil fa del suo meglio nel riproporre e raccontare la singolare trama. Pertanto, pur non avendo nessuna qualità eclatante da ergerla come un'opera di qualità, la pellicola è facilmente accettabile e dunque alquanto godibile, a tal punto che lo spettatore non può fare a meno alla fine di affezionarsi addirittura a tutti e 4 i personaggi, peraltro ben differenti l'uno dall'altro, nel corso del proprio cammino esistenziale.
Insomma, un film quanto mai adatto al fine 

martedì 18 marzo 2014

Ferrara

domenica 16 marzo 2014 - Andar per Città

Scoprire la città con la guida. Due ore piacevoli nel centro storico, per una lunga passeggiata a conoscere il Castello, corso dei Martiri e Teatro Comunale, Palazzo Arcivescovile, piazza e Palazzo Municipio, Il Ghetto ebraico, la Cattedrale di San Giorgio.

E’ la città che ha visto il primo "piano Urbanistico moderno d'Europa", realizzato da Biagio Rossetti con una felicissima fusione tra nuovo e antico, unendo la trama della città medievale con il nuovo tracciato rinascimentale. Dal 1995, il centro storico di Ferrara è Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Ricca di eventi culturali, ormai divenuti il tratto distintivo di questa città nel mondo. Ferrara è una città da “gustare”, scoprendo i prodotti della sua secolare gastronomia, una città da visitare con calma e lentezza, lasciando a casa l’orologio.




























Fratta Polesine e Villa Badoer

domenica 16 marzo 2014 - Sensi e Sensazioni

E’ un complesso architettonico progettato e realizzato da Andrea Palladio su commissione del nobile veneziano Francesco Badoer, nel 1556, come baricentro della vasta tenuta agricola e del segno tangibile della presenza dei Badoer sul territorio.

La facciata del corpo centrale presenta una loggia d’ordine ionico dalla quale si accede, attraverso una scenografica scalinata a più rampe, al giardino e alle barchesse.Le colonne reggono un grande frontone triangoolare che rende la parte centrale più imponente rispetto ai fianchi. L’elegante struttura ad emiciclo dei portici, posti a schermare le barchesse annesse alla villa, suggerisce l’immagine di braccia aperte, pronte ad accogliere i visitatori






lunedì 17 marzo 2014

“Al Brindisi” e Bosco Eliceo Fortana

domenica 16 marzo 2014 - Sensi e Sensazioni

Ferrara, via degli Adelardi, di fianco al Duomo.


In origine “Hostaria del Chiuchiolino (da “Chiuc” ubriaco)” e ora “Al Brindisi” è l’osteria più antica del mondo (dal Guinnes dei primati). La prima documentazione scritta risale al 1435, anno in cui era già famosa. Tra i personaggi illustri che la frequentarono: Benvenuto Cellini, Tiziano Vecellio, Ludovico Ariosto e Torquato Tasso. Nel XV secolo già conosciuta dai barcaroli, si trovava in una piccola insenatura o “gorgo” creato dallo scolo dell’acqua piovana: da qui l’antico nome di via Gorgadello. Al primo piano sopra l’osteria, compì gli studi Nicolò Copernico, laureatosi a Ferrara nel 1503.





Bosco Eliceo Fortana è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Ferrara e Ravenna. Di colore: rosso rubino più o meno intenso, odore: vinoso e gradevole, sapore: secco o amabile, corposo, moderatamente tannico, sapido, tranquillo o vivace.



Vi sono testimonianze storiche che riferiscono la sua coltivazione già ai tempi della civiltà di Spina; altre narrano che questo vitigno sia stato portato da Renata di Francia attorno al 1500, quando sposò Alfonso D'Este.
Si accompagna a piatti d'anguilla, pesce di laguna e alla tradizionale salama da sugo.

domenica 16 marzo 2014

Rovigo e L’Ossessione Nordica

domenica 16 marzo 2014 - Sensi e Sensazioni

Un piacevole ritorno a Palazzo Roverella per visitare una mostra molto interessante. 
Boecklin, Klimt, Munch e la pittura italiana. Cercare di comprendere l’influenza della pittura nordica in generale, su quella italiana del primo Novecento, in un periodo cioè, in cui prevaleva quella della pittura francese e parigina in particolare. 






L’Ossessione Nordica (22 febbraio - 22 giugno 2014)
Si parlò di una Ossessione Nordica che imprigionò, mirabilmente, gli artisti attivi al di qua delle Alpi, influenzati fortemente, ciascuno secondo la sua sensibilità. Fu una meravigliosa epidemia che, come questa mostra spettacolarmente racconta, contagiò più di una generazione di artisti italiani, da De Chirico a De Carolis o De Maria. Sartorio, Morelli, Previati, Laurenti, Fortuny, Wolf Ferrari, tra i tanti. Per la prima volta, i grandi del Nord a confronto con gli italiani. La storia di una grande, pacifica conquista intellettuale ed emotiva, di una fascinazione che cambiò l’arte in Italia. E non solo.






Gustav Klimt, Stagno al mattino

Edvard Munch, La vanità