lunedì 31 maggio 2021

Torre Massimiliana – Frammenti di Laguna

lunedì 31 maggio 2021 - Venezia, dal mio punto di vista

Il Forte Massimiliano, detto anche Torre Massimiliana, in quel di Sant’Erasmo, fu edificato dagli austriaci tra il 1843 e il 1844, sul sedime del precedente forte costruito dai francesi (1811-14) ed è circondata da un fossato e da un argine a difesa del litorale dell’isola. È l’unico esempio di fortificazione cilindrica e deve il suo nome all’arciduca Massimiliano Giuseppe d’Austria Este, che la progettò. Fu utilizzata come batteria contraerea durante la seconda guerra mondiale. 
 



Sant’Erasmo – Frammenti di Laguna

lunedì 31 maggio 2021 - Venezia, dal mio punto di vista

L’ennesima escursione alla riscoperta dell’isola più grande della laguna nord, definita “orto della Serenissima”. 

Si attraversano campi coltivati a ortaggi, vigneti e frutteti - interrotti da aziende agricole e antiche peschiere - immersi in un paesaggio lagunare di somma bellezza, tra le memorie storiche e culturali del territorio.


Malamocco – Frammenti di Laguna

lunedì 31 maggio 2021 - Venezia, dal mio punto di vista 

Una visita a questa località al centro dell’isola del Lido è sempre stimolante e piacevole. 

Imperdibile per tutti, è assolutamente caratteristica e pittoresca. Con poco più di un migliaio di abitanti e con le sue case basse affacciate sui canali e sulle piazze, resta uno spaccato fedele della vita dell'isola a circa cento anni di distanza. 

Il suo nome deriva dall’antica Metamauco, un vasto territorio dove si insediarono i primi coloni della Laguna Veneziana. I primi ad abitare stabilmente in un’isola veneziana furono infatti gli esuli che provenivano da Padova, distrutta nei primi anni del 600 d.C. dai Longobardi. 

Metamauco divenne in breve tempo il centro del potere veneziano e nel 742 si trasformò addirittura in sede vescovile e vi si trasferì il Ducato di Venezia. A seguito di un estenuante assedio da parte dei francesi comandati da Pipino, tra l’808 e l’810, la popolazione si trasferì in una zona più interna e riparata della Laguna: nacque così Venezia. 

Camminare per Malamocco è decisamente suggestivo.


domenica 30 maggio 2021

Lido – Frammenti di Laguna

lunedì 31 maggio 2021 - Frammenti di Laguna

Una sottile isola che si allunga per circa 12 km tra la laguna e il mare Adriatico, delimitata dai porti di San Nicolò e Malamocco collegata alla città e alla terraferma solamente da vaporetti e motozattere per trasporto veicoli. Piacevole percorrerla a piedi, per gustare gli scorci sparsi lungo il percorso da Malamocco agli Alberoni. 

 


martedì 25 maggio 2021

Ponte Chiodo

lunedì 17 maggio 2021 - Venezia, dal mio punto di vista 

Nel sestiere di Cannaregio e difficile a trovarlo, si trova accanto alla Scuola Grande della Misericordia, capolavoro del Sansovino. 

Questo ponte privato perché conduce solo a delle abitazioni, prende il nome dalla famiglia dell’epoca. I ponti in pietra, a Venezia sono 446, e sin dal 1600 venivano costruiti senza “bande”, cioè senza spallette, come si nota nei dipinti del Settecento. 

A partire dall’ 800, per questioni di sicurezza, vennero invece tutti dotati di parapetto. Solo due ponti sono sopravvissuti “senza bande”: il Ponte Chiodo e il Ponte del Diavolo, sull’isola di Torcello, risalente addirittura al XV secolo.


 

Palazzo Tetta

lunedì 17 maggio 2021 - Venezia, dal mio punto di vista 

In sestiere di Castello e appartenuto alla nobile famiglia Tetta che proveniva da Sebenico, è uno dei pochi palazzi a Venezia circondato su tre lati dall'acqua: il rio di Santa Marina si biforca formando il rio Tetta e il Rio di San Giovanni Laterano. 

È una casa curiosa, lunga e stretta, ma forse uno degli scorci più belli e fotogenici dal ponte Conzafelzi, arricchito dal contorno che si specchia nell’acqua.


Palazzo Mastelli

lunedì 17 maggio 2021 – Venezia, dal mio punto di vista

Sestiere Cannaregio, piazzale della chiesa Madonna dell’Orto. Proprio di fronte si erge questo misterioso palazzo, detto anche “del Cammello”, per un bassorilievo collocato sulla facciata. 

La sua costruzione ha origine nel XII secolo ed è appartenuto a tre fratelli mercanti, Rioba, Sandi e Alfani, giunti dal Peloponneso nel 1112, che poi adottarono il cognome Mastelli, ad indicare i catini (mastei) colmi di soldi che i fratelli guadagnavano con il loro fiorente, ma disonesto commercio di stoffe. 

La leggenda racconta che: una vedova si presentò al loro negozio affidandosi al buon cuore dei tre, per essere aiutata nell’acquisto di stoffe. Ai mercanti non parve vero approfittare dell’ingenuità della cliente e vendettero la loro merce esclamando: “Possa il Signore trasformarci in pietra se questa non è la miglior stoffa di Venezia”. E in un attimo i tre si ritrovarono statue, che si possono ancora vedere sul piazzale di fronte. 

La più famosa è quella del "sior Rioba" che, nel tempo perse il naso, rifatto utilizzando un pezzo di ferro. Si narra che toccarlo porti fortuna.