giovedì 30 aprile 2020

La mia vecchiaia

giovedì 30 aprile 2020 - Sensi e sensazioni

Sulla vecchiaia sono stati scritti moltissimi libri, a cominciare dal “De senectute” di Cicerone, sino a “Il tempo senza età” di Marc Augé, di riflessione acuta e delicata sul tempo che passa. Ed è proprio di quest’ultimo che condivido le idee di fondo, allineandomi a certe considerazioni.

Il luogo comune di “essere vecchi” non ha niente a che fare con lo spirito che è in noi e fa muovere i passi che ancora ci restano. E’ facile quindi riconoscere la propria età, l’importante è “non crederci”.

Se i tuoi anni sono trascorsi lavorando con entusiasmo e viaggiando, imparando, leggendo, collezionando e gustando, e un giorno ti ritrovi “vecchio”, ma in salute, devi continuare a guardare l’orizzonte con lo stesso entusiasmo di un tempo.
Con l’età, tre sono gli scogli che si incontrano e mentre per combattere una malattia, oltre al nostro fisico consapevole, è necessaria una dose di fortuna, per la nostalgia e la solitudine, gli unici artefici alla loro sconfitta, siamo noi stessi.

In qualsiasi momento quindi, sta a noi la scelta nel proseguire il nostro destino: se ritirarci in una lunga attesa, cercando di proteggere e prolungare la nostra vita il più possibile, in un limbo di estenuante sopravvivenza o se dare continuità e scopo al nostro vivere! Per poter così sottolineare che “la vecchiaia non esiste e tutti possiamo morire giovani

Fuoco, acqua, terra e ghiaccio - 3 - Islanda