domenica 29 novembre 2020

Mezzane di Sotto e Valfredda

domenica 29 novembre 2020 – Sensi e Sensazioni 

Lasciata l’auto al parcheggio del cimitero di Mezzane di Sotto, prendiamo la strada a sinistra che si arrampica verso la località Valfredda.

Il paesaggio è tipicamente fine autunno: il cielo lascia scorgere una possibilità di prossimo sereno, la temperatura sembra mite e col nostro passo di marcia e l’adatto equipaggiamento, si fa prospettare una piacevole giornata.

Fiancheggiamo un piccolo ponte in legno che porta verso il bosco, se volgiamo lo sguardo alle spalle, nel panorama di ciliegi e vigneti, scorgiamo il campanile di Mezzane che man mano si perde in lontananza. Lasciamo la strada asfaltata per prendere a sinistra un viottolo che si inerpica sulla collina. La salita è resa difficoltosa dal fondo umido di pantano e sconnesso. Ci accompagna lo scorrere di un ruscelletto che, vedremo dopo, nascere da una sorgente racchiusa in un anfratto di mattoni con una piccola volta che porta una scritta importante, ma difficile da decifrare. Il sentiero si inerpica sempre più, la mascherina covid e la scivolosità del terreno di certo non facilitano l’andare. Si continua in una zona d’ombra e di umidità, sino a un bivio che prendiamo a sinistra. La strada si fa asciutta e si intravede una sciabolata di sole che filtra attraverso i rami del bosco.

Ed eccoci sulla sommità della collina, al sole, all’incrocio con la strada che arriva da San Briccio. Ci fermiamo sulla panchina in prossimità di un capitello, per la nostra sentita colazione e poi decidiamo di procedere sul percorso già noto che porta a Castagnè, ma inforcando un piccolo sentiero che tiene tutta la valle sulla sinistra, riscaldata dal pallido sole che in questa stagione, ci fa molto piacere come compagno di viaggio.

Si cammina sino a incontrare il bivio sottostante che arriva sempre dal sentiero principale e qui, decidiamo di invertire la rotta e di ritornare verso Mezzane. Ci fanno da contorno prati di oliveti sino al bivio che ricorda con un cartello il sentiero per San Briccio. Lo ripercorriamo sino al Capitello ormai di famiglia, ma invece di riprendere il sentiero fatto in salita, viriamo a destra per un nuovo percorso che scende, ma che purtroppo in fondo valle, non ha vie d’uscita. Risalire l’argine per portarsi sulla strada verso Mezzane è un’impresa ardua, che ci costa un po’ di fatica e una sana ansia, ma attraversato un prato inseguiti da un piccolo, ma arrabbiatissimo cane, eccoci finalmente in vista del campanile del paese.

Un paio di ore ben spese per raccogliere una grande soddisfazione e un nuovo circuito da archiviare nelle nostre imprese domenicali.




mercoledì 25 novembre 2020