sabato 22 gennaio 2022

I Graffiti di Crero

sabato 22 gennaio 2022 – Sensi e Sensazioni 

Sul cammino da Torri del Benaco a Malcesine, seguendo le indicazioni per l’antico borgo di Crero, in un percorso pianeggiante tra boschi di carpini, roverelle e frassini e uliveti, con una piccola deviazione segnalata, si possono ammirare le incisioni rupestri, che potrebbero svelare storie di antiche popolazioni abitanti nell'area del Garda. 

Nella zona si possono già osservare alcuni liscioni, rocce levigate in superficie dall’azione del ghiacciaio e dell’acqua con una curvatura concava, che nei secoli sono state utilizzate come delle vere e proprie “lavagne” a cielo aperto. 

È su uno di questi, la “Roccia Grande”, che troviamo, poco più avanti sul percorso, dei graffiti risalenti a varie epoche, forse anche a quella preistorica, con tracce d’incisioni di lettere alfabetiche, figure umane e animali, tra loro in qualche modo forse connesse in una sintassi ancora non chiara. Attuate con il metodo della martellinatura, battendo la roccia con una pietra più dura, come il serpentino o la quarzite, sono l’arte probabilmente di cacciatori e pastori che transitavano in queste zone. 


Da Torri del Benaco a Malcesine


sabato 22 gennaio 2022 – Il mio Cammino 

Comincia da qui la mia idea del giro del Lago di Garda. Questa tappa si snoda in dolce saliscendi lungo i primi declivi del Monte Baldo, tra boschi, uliveti e incantevoli piccoli borghi e frazioni di paese, con continui scorci e panorami di rara bellezza sul lago e sui dintorni. 

Gran parte dell'itinerario segue il “Percorso del Pellegrino”, lungo stradine sterrate o lastricate, con tratti su sentiero e su strade secondarie. La parte finale si svolge sul bel lungolago tra Cassone e Malcesine.

Lasciamo l’auto al parcheggio di via Lungolago Marconi, 8 a Torri del Benaco. Sono le 9.30 e ci dirigiamo verso il porticciolo per poi svoltare a destra in piazza Umberto I, salendo sino ad attraversare la provinciale “Gardesana” e proseguendo diritto sino a imboccare la strada per la frazione Loncrino. Si sale su una strada lastricata seguendo le indicazioni del “Percorso del Pellegrino” per un lungo tratto della tappa. Attraversiamo la frazione di Coi e percorriamo una stradina di campagna tra gli ulivi; dopo aver attraversato via Mazurine, siamo subito dentro il bosco seguendo le indicazioni per Crero. 

Con una piccolissima deviazione, arriviamo ad alcune placche calcaree che portano incisi dei graffiti risalenti a varie epoche antiche! Siamo nell’interessante borgo di Crero e subito dopo incontriamo la chiesetta di San Siro, immersa nel panorama del lago e delle sue montagne: il monte Brione e, là in fondo, la Paganella. Proseguiamo a serpentina sino a raggiungere il ponte tibetano e la vista sul sottostante orrido, di parecchie decine di metri. 

Prendiamo la strada per la Casetta per poi entrare in Pai di Sopra. Per via Ca’ Tronconi, raggiungiamo la omonima frazione e siamo in discesa. Scendiamo sul sentiero e raggiungiamo via Salto. Attraversiamo ancora la strada asfaltata e prendiamo in via Pasola il ramo in salita, sino ad arrivare alla frazione di Biaza per prendere poi in direzione Fasor.

Seguendo ancora le indicazioni del “Pellegrino” prendiamo il sentiero per Castelletto di Brenzone fino a giungere alla caratteristica e suggestiva frazione di Campo. Attraversata la frazione, procediamo per Marniga e quindi scendiamo verso Magugnano. In breve raggiungiamo la frazione di Boccino e procediamo dritti, per via San Benedetto, passando per le frazioni di Venzo, e Castello, dove si imbocca via Belvedere per raggiungere la frazione di Borago; attraversiamo la frazione di Pozzo e poco dopo quella di Sommavilla per incontrare il paese di Cassone, fino a incrociare la strada provinciale. Qui incontriamo l’Aril il fiume più corto del mondo: 175 metri.

Raggiungiamo quindi il porticciolo e imbocchiamo il lungolago fino a raggiungere il promontorio di Val di Sogno. Seguiamo la via che taglia il promontorio, imbocchiamo prima dell’ospedale, la stretta stradina in discesa, che porta nuovamente sul lungolago. Avanti così per un chilometro e mezzo circa fino a Malcesine, per raggiungere infine il porto.

Sono le 16 e 35 quando saliamo sul bus che in poco più di mezz’ora ci porta a Torri, ancora in tempo per l’ultima foto, a suggellare una bellissima, anche se faticosa camminata.

Chi ha disegnato il percorso lo dà per 23,11 chilometri, ma il mio Fitbit ne segna 29,30.