giovedì 30 aprile 2015

Ponferrada e Croce di Ferro

giovedì 30 aprile 2015 - Il mio cammino


Mercoledì 6 maggio cominceremo questo secondo cammino verso Santiago.

La “Cruz de Hierro” ci attende.  
Alla croce è legato un rituale che molti credenti sono soliti fare: depositare in questo luogo un sasso portato da casa, perchè ogni sasso rappresenta il proprio bagaglio di peccati che dovranno essere rimessi. 

Per ognuno che passa di lì, per fede, credenze o nazionalità, queste pietre hanno un significato diverso. 
A me piace immaginarle come tristi ricordi, pesanti fardelli, dolori e sofferenze che ciascuno vorrebbe dimenticare e gettare.

Porterò con me una manciata di sassi. Anche se so che quel gesto simbolico a poco serve, lo farò con piacere, con tutta la gioia che posso esprimere.

In questa mano gonfia porterò i miei cari, i miei amici e anche coloro che mi hanno accompagnato in tutta la mia vita. Sino a qui.

E questo gesto di liberazione, come l’ultima onda a cercare la quiete, possa essere interpretato come un atto di riconoscenza nei loro confronti.

mercoledì 29 aprile 2015

Il Cammino di Santiago, un anno dopo

mercoledì 29 aprile 2015 - Il mio cammino

Il Cammino Francese è caratterizzato da una grande ricchezza di testimonianze storiche, culturali e folkloristiche, che ravvivano la memoria di secoli di passi, che si sono susseguiti su quel sentiero. 

Dopo la camminata dell’anno scorso di 320 chilometri, che ci ha portati a Burgos, vorremmo continuare il percorso, con una seconda tappa, di soli 8 giorni, sino a Ponferrada. (290 km / 36,25 al dì).

Dal 5 al 16 maggio 2015
 5.  Orio 6:45, Madrid 9:10, Burgos 18:27
 6.  Burgos - Castrojeriz 40 km
 7.  Castrojeriz - Villalcazar 39 km
 8.  Villalcazar - Terradillos 33 km
 9.  Terradillos - Reliegos 44 km
10. Reliegos - Leòn 25 km
11. Leòn - Hospital de Orbigo 37 km
12. Hospital de Orbigo - Rabanal 38 km
13. Rabanal del Camino - Ponferrada 34 km
14. Ponferrada 10:40 - Madrid 15:10
15. Madrid (visita città)
16. Madrid 18:40 - Orio al Serio 20:55

Ogni nuovo giorno devi vedere un nuovo orizzonte.
Iniziare un nuovo cammino può spaventare, ma ricordando quanto pericoloso sia stare fermi, viene spontaneo partire! (Valter)

giovedì 23 aprile 2015

Immigrati

giovedì 23 aprile 2015 - Come la penso

Credo che le catastrofi che si susseguono nel Mediterraneo debbano invogliare tutti a prospettare soluzioni che sembrano mancare ai nostri politici.
Di fronte alla tragedia del nostro prossimo, chiunque esso sia, ci dobbiamo inchinare all’attenzione e al rispetto e la classe politica, per suo compito, dovrebbe assumersi la responsabilità di sensibilizzare e convincere i cittadini nella salvaguardia della vita, anche se questo può costare enormi sacrifici per tutti.

Le proposte che si sentono, diventano delirio d’intenti: si chiede l’impiego della marina da guerra per imporre un blocco navale a ridosso delle coste libiche in grado di fermare i barconi in partenza, riportando a terra i migranti; si vorrebbe bombardare e affondare i barconi prima che imbarchino i migranti e salpino dalle coste libiche; si parla di “interventi mirati” contro gli scafisti, quindi blitz di forze di polizia civile condotti nei covi dei trafficanti sulle coste libiche e sui loro barconi bloccati in mare dalle forze navali europee. 

Perchè non concordare e creare invece, con gli stati africani “amici”, ad esempio il Niger o il Marocco, centri di accoglienza in loco, gestiti da una organizzazione internazionale per poi, dopo averli identificati, registrati e valutate le domande accettabili, smistare gli emigranti negli stati europei che li possono accogliere?
Solo così si potrebbero contingentare le partenze e avere la situazione almeno sotto controllo, giorno dopo giorno.

sabato 18 aprile 2015

Alfieri e Sogliola

sabato 18 aprile 2015 - Sensi e Sensazioni

Sulla dorsale che unisce Asti al Roero, godendo di uno straordinario paesaggio, dai 250 metri della collina che corre parallela al Tanaro, si arriva a San Martino Alfieri, un paesino di settecento anime, che prende il nome, sin dal 1600, dalla famiglia astigiana che abita un meraviglioso castello, proprio al centro del paese. 





Ci si ferma per una passeggiata a ristorar lo spirito, ma anche per infilarsi da Franco, la macelleria di fronte alla Parrocchiale e far bottino di carne e leccornie piemontesi per tutti i gusti e per un pranzo all’insegna di quella terra promessa.



Attenti a non farvi scappare “la sogliola”, che tra quelle vigne è sinonimo di controfiletto di spalla o di coscia, che vi permetterà di tuffarvi in sogni pindarici.
Inutile sottolineare di inaffiare il tutto con una “Alfiera”, barbera d’asti superiore.
   
A luglio: Sagra del Barbera

venerdì 17 aprile 2015

Il Giallo e l’infinita declinazione

Tu che hai fervida immaginazione, parlami del Giallo!

Forse è il pù antico e più diffuso dei colori.

In Oriente, Giallo è il colore della fertilità, della regalità, nonchè il simbolo della Cina e il colore sacro per i buddhisti.
Insieme al rosso e al blu è il colore primario per i pittori.

Giotto - Il bacio di Giuda

Bruegel il Vecchio - La mietitura

Turner - Sunrise with Sea Monsters

Kandinsky - Composizione VII 
Van Gogh - Campo di grano con mietitore

Klimt - Lady davanti al camino 
Marc - Little Yellow Horses 
E’ il colore del sole e di solito è scelto da chi, persona ottimista ed estroversa, ha molte aspettative sul suo futuro, adora rinnovarsi e fare nuove esperienze.

Giallo è il genere letterario poliziesco dell’editrice Mondadori, a partire dal 1929.
Giallo è il colore del pericolo in avvicinamento e gialle sono le pagine dell’elenco telefonico. 
Giallo è il colore della gelosia e della maglia del vincitore del Tour de France.
Giallo è il colore del risotto alla milanese. 

Nell'antica Grecia il giallo era il colore dei vestiti dei pazzi e Giallo è il fiore del tradimento.

E poi Giallo: chartreuse, mais, zafferano, oro, limone, veneziano, paglierino, senape, ambra, canarino, ocra e le innumerevoli sfumature impossibili tutte da elencare.  

Senape

Zafferano 
Limone

Veneziano

Canarino
   

mercoledì 15 aprile 2015

Ma il cielo è sempre più blu

mercoledì 15 aprile 2015 - Sensi e Sensazioni

Quando uno pensa al cielo, di rimando gli sovvien il blu come colore.

Il Blu Oltremare è il colore dei cieli di Giotto, Marc e Kandinsky erano legati all’Azzurro, la Moschea Blu di Istanbul si esalta nel Blu di Persia. Celeste è la volta del cielo e Turchese è il nome della gemma di quel colore. Cyan è uno dei quattro colori per la stampa in quadricromia, mentre Cobalto è il colore delle vetrate delle cattedrali gotiche e Blu di Prussia sono i cieli notturni di Van Gogh e le figure dolenti del periodo blu di Picasso. Il Blu Reale è il colore ufficiale della Francia e il più amato da Mirò; il Blu Notte è il più scuro dei blu.

Giotto - Cappella Scrovegni

Marc - Cavalli azzurri

Matisse - Nudo Blu 
Mirò - Stella blu

Picasso - Celestina

Van Eick - Ritratto d'uomo con il cappello blu

Van Gogh - Starry Night over the Rhône

Il Blu è anche il mio colore preferito: perchè mi ricorda la “musica stonata” del blues, perchè è comunemente associato alla sofferenza, alla tristezza, all'infelicità e alla malinconia e quindi rafforza il mio ottimismo velato. 

Era il colore dei barbari, nella storia antica è sempre stato poco usato e perfino dimenticato dalla Chiesa, che ha codificato in liturgia solo i colori: bianco (per la Pasqua), rosso (Pentecoste) e viola (Quaresima). Per avere il trionfo del Blu bisogna aspettare il 1200 quando si sviluppò il culto mariano e divenne l'emblema stesso della serietà, della profondità e della moralità.


Per noi romantici, il Blu rappresenta la poesia, il sogno, la malinconia e il languore assetato di assoluto. Parole di Kandinsky: il Blu implica profondità ed è il colore dei personaggi spirituali.

Spunto da: didatticarte.it

lunedì 13 aprile 2015

Il Rosso e le sue Nuances

lunedì 13 aprile 2015 - Sensi e Sensazioni

Capita spesso, nel mio mestiere, che il cliente, dopo aver accettato in toto la bozza del lavoro commissionato, si impunti e abbia da ridire sulla sfumatura del colore scelto. 
Specialmente se il colore è il Rosso. 

Lo vorrebbe sì rosso, ma di un rosso diverso, di un rosso che... Ha presente?... Si ricorda quel quadro?...Ma si dai!...

Vermeer - Ragazza con cappello rosso

Chagall - The song of songs 

Degas - La Coiffeuse

Matisse - Vista di Collioure 

Modigliani - Busto Rosso

Renoir - Vase of flowers 

Rothko - Orange, Red, Orange

L’esperienza quindi mi viene in aiuto per fermare quell’apoteosi di richieste e sciorino al mio interlocutore, nonchè mio sostentatore, l’elenco dei rossi che conosco, per sciogliere i dubbi e individuare il suo preferito.

A parte il Rosso, primario della sintesi additiva e il Magenta, primario di quella sottrattiva, esiste lo Scarlatto, il Vermiglione, il Cinabro e il Minio, poi ancora il Rosso Corallo, il Rosso Cadmio e il Crèmisi, il Rosso Pompeiano e il Porpora, il Carminio e l’Amaranto, il Granata e il Bordeaux.
Non tralasciando il Rosso Ciliegia, il Color Terracotta, il Color Ruggine, il Rosso di Persia, il Rosso Veneziano, il Rosso Tiziano, il Rosso Ferrari, il Rosso Valentino etc.

Franz Marc - Cavalli Rossi
Ecco perchè diventa facile sapere di che colore era il cavallo bianco di Napoleone, mentre è molto difficile rispondere di che colore fossero i cavalli rossi di Franz Marc!

Spunto da: didatticarte.it

sabato 11 aprile 2015

Se Dio vuole di Edoardo Falcone

sabato 11 aprile 2015 - Andiamo al Cinema


Un altro buon sabato al cinema con una piacevole e spiritosa commedia italiana diversa e soprattutto ben impostata.

Il filo conduttore si svolge delicatamente, in modo divertente e spensierato e non può non trascinare alla riflessione. 

La considerazione sulla caduta della pera ha sempre coinvolto tutti, ma poi ognuno ritrova la sua convinzione e la sua risposta.

Dialoghi brillanti e molto reali. Bravissimi tutti gli attori, Un Giallini diverso nel personaggio del cardiochirurgo, Gassman, credibile come prete un po’ istrionico. 

Si ride su battute ben indovinate, colonna sonora con omaggio a Francesco De Gregori. 

venerdì 10 aprile 2015

Isera e Casa del Vino

venerdì 10 aprile 2015 - Sensi e Sensazioni


Piacevole serata nell’accogliente palazzo seicentesco De Probizer. 
Simpatici e affidabili amici di lunga data, ambiente soffuso a lume di candela e pronti per assaporare l’invitante e interessante menu della serata a tema.

Fritto di calamari spillo e asparagi
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Tortellini al branzino in brodo di gallinella di mare
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Raviolo aperto con capesante e gamberi allo zafferano
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Rombo con asparagi e salsa al vino bianco
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Sorbetto al sambuco rosso e tiramisù alle fragole

Il tutto innaffiato da un pregevole e intenso Müller Thurgau.

Un’esperienza eccellente, senz’altro da ripetere.

lunedì 6 aprile 2015

Monselice e Sette Chiese

lunedì 6 aprile 2015 - Sensi e Sensazioni

Nella bassa padovana e precisamente a Monselice, paese con un grande patrimonio architettonico e pittorico di tipo religioso, si erge questo santuario giubilare, detto delle Sette Chiese.

Il percorso inizia superando la Porta Romana e si procede in leggera salita fino a giungere alla settima chiesa, il santuario di San Giorgio.
Nel percorso si lasciano sulla sinistra le sei cappelle già esistenti nel 1615 che contengono ciascuna una pala di altare di Jacopo Palma il giovane.

La storia racconta che: nel luglio 1605 Pietro della famiglia Duodo, con grandi possedimenti in Monselice, era a Roma impegnato come ambasciatore di Venezia presso la corte pontificia, quando ottenne da papa Paolo V la facoltà di erigere, oltre la chiesa di San Giorgio, altre sei cappelle e la concessione, in via del tutto esclusiva, delle stesse indulgenze accordate a chi si recava in devoto pellegrinaggio a una delle sette basiliche maggiori in Roma (Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo al Verano, San Sebastiano, San Paolo fuori le Mura, San Pietro) e adempiva le altre osservanze per acquisire tali indulgenze.














Monselice

lunedì 6 aprile 2015 - Andar per città

Cittadina padovana di origini antichissime, entrò nel XIII° secolo sotto la giurisdizione di Ezzelino da Romano, vicario in terra veneta dell'imperatore tedesco Federico II. 

All'inizio del XIV° secolo la città è al centro di un'aspra contesa militare fra il vicario imperiale Cangrande della Scala, signore di Verona, e la signoria dei Carraresi di Padova. 

Nel 1405, Monselice viene inglobata nel territorio della Repubblica di Venezia.




Ingresso al Castello


Facciata della Pieve di Santa Giustina


Interno della Pieve di Santa Giustina



Ingresso di Ca' Nani Moncenigo


La duecentesca Torre Civica di piazza Mazzini


Duomo Nuovo di San Giuseppe Operaio (detto il Panettone)