venerdì 2 giugno 2023

Nardò

venerdì 2 giugno 2023 – Apulia, uno stato d’animo 

Comune di trentamila abitanti circa, in provincia di Lecce, sorge in posizione pianeggiante e include un tratto della costa ionica del Salento. 

Pare sia nato intorno al VII secolo a.C. con l’insediamento dei messapi. Nel 269 a.C. fu conquistato dai romani, insieme al suo porto, e divenne municipium dopo la guerra sociale. In seguito alla caduta dell’Impero romano d’Occidente (476) e dopo le battaglie tra Bizantini e Goti (544), Nardò fu dominata dall’Impero bizantino e, per un breve periodo, dal Regno longobardo. 

Il suo centro storico è uno scrigno di bellezza, ricco di chiese, architettura e arte barocca. Piazza Salandra è il cuore pulsante del paese, un luogo splendido circondato da architettura barocca e antichi edifici. Al centro ospita la colonna con la Guglia dell’Immacolata ed è circondata da edifici ospitanti associazioni e circoli cittadini, bar e botteghe artigianali. In piazza sorge anche la Chiesa del Trifone, realizzata tra il 1720 e il 1723, e il Sedile, una costruzione rinascimentale con contaminazioni rococò. 

La Cattedrale Maria SS.ma Assunta, fondata originariamente come abbazia nel XI secolo, nel corso dei secoli subì diverse trasformazioni. Ha un impianto basilicale a tre navate, divise da due ordini di archi a tutto sesto e a sesto acuto. 

La chiesa di San Domenico, costruita tra il 1580 e il 1594 è un edificio importante. La sua facciata è in carparo ed è riccamente decorata da gnomi, cherubini, putti, ghirlande e cariatidi nella prima parte; mentre la parte superiore appare più sobria con un finestrone centrale. 

Il centro storico di Nardò pullula di edifici religiosi, infatti, passeggiando si incontrano: la Chiesa dell’Immacolata, la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa della Beata Vergine Maria del Carmelo, la Chiesa di Santa Maria della Purità, la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, la Chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di Santa Teresa e la Chiesa di S. Francesco da Paola. 

Il Castello è un’opera dell’architetto Giulio Antonio Acquaviva e le prime notizie su di esso risalgono alla seconda metà del XV secolo, quando la sua costruzione segnò il passaggio dalla dominazione angioina a quella aragonese. La sua struttura è a forma quadrangolare, con quattro torri cilindriche agli angoli e la facciata decorata con motivo a bugnato. 

Il Tempietto dell’Osanna è stato costruito in pietra leccese, in stile barocco, nel XVI secolo. Anticamente era utilizzato per svolgere alcune funzioni religiose. 


 

 

 

 

 

 

 

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