lunedì 8 luglio 2024

Teramo

lunedì 8 luglio 2024 – Andar per Città

Nel pomeriggio puntiamo sul capoluogo dell’omonima provincia dell’Abruzzo. Città dalle origini davvero antiche che si trova incastonata tra il Mare Adriatico e il Gran Sasso. Dall’VIII secolo a.C. al V secolo a.C., prima della dominazione romana, questa zona era nota con il nome di Aprutium da cui poi è derivato il termine attuale Abruzzo. Importante centro storico-culturale.

Il suo bellissimo centro storico è diviso in quattro rioni storici – San Giorgio, San Leonardo, Santo Spirito e Santa Maria a Bitetto ed è caratterizzato dalla presenza di strette vie acciottolate nelle quali camminare comodamente ed è ricco di chiese, resti del periodo romano e palazzi risalenti a diverse epoche.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta nota anche come il Duomo di Teramo risale al XII secolo, anche se l’edificio ha subito diversi interventi di restauro. La facciata del Duomo presenta l’alternanza di due stili architettonici: la parte inferiore è in stile romanico mentre la parte superiore è in stile gotico. Al suo interno l’edificio presenta tre navate ed è diviso in tre stili: il romanico risalente al Duecento, il gotico al Trecento e la Cappella della Sagrestia Nuova risalente agli inizi del Settecento.

Piazza Martiri della Libertà è considerata il vero cuore e il nucleo del centro storico. Qui si trovano affacciati molti degli edifici storici della città: oltre al Duomo, il Palazzo vescovile e il Palazzo Costantini con i suoi bellissimi portici.

Situata in Piazza Orsini, la Fontana dei Due Leoni è stata costruita verso la fine del XIX secolo dallo scultore Pasquale Morgante con l’obiettivo di abbellire il loggiato del Municipio. Al di sopra della fontana si trovano lo stemma della città di Teramo e una targa in ricordo dei morti della Seconda guerra mondiale.

Nel centro storico, anche la chiesa di Sant’Anna dei Pompetti, un tempo chiamata chiesa di San Getulio, che si trova addossata al bastione romano di Torre Bruciata. Quello che possiamo ammirare ora è quanto si è conservato del corpo di fabbrica dell’antica cattedrale di Santa Maria Aprutiensis.

Non si hanno notizie certe sull’origine della Chiesa di Sant’Agostino, ma sembra fosse il XIV secolo quando i frati che seguivano la regola del Santo decisero di costruire un complesso monastico con annessa una chiesa. Verso la fine del XVIII secolo, però il re Borbone Ferdinando IV decretò la soppressione del monastero e decise di convertire la struttura in carcere. 

La Chiesa è stata quindi abbattuta per poi essere ricostruita nell’Ottocento. Per questi motivi la facciata mostra elementi tipici dello stile in voga nell’Ottocento come si può notare nel rosone e nelle diverse cornici presenti. L’edificio presenta una pianta con una sola navata mentre nella controfacciata sopra il portone d’ingresso si trova un organo risalente alla seconda metà del XVIII secolo. 

Nel centro storico è anche possibile ammirare i resti di un Teatro Romano edificato attorno al II secolo d.C.

L’Anfiteatro Romano sembra invece risalire al I secolo d.C. e si trova poco distante dal Teatro Romano.


 

 

 

 
 

 

 

 



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