sabato 13 luglio 2024

Costa dei Trabocchi

sabato 13 luglio 2024 – Sensi e Sensazioni 

Lasciato il promontorio di Punta Penna, ripassiamo ancora sul territorio di Ortona per far visita al Cimitero Canadese e poi attraversare la famosa Costa dei Trabocchi che, a piedi o in bici, è una bellissima passeggiata, ma con il camper al seguito, la difficoltà a parcheggiare è molto elevata. 

Antichi strumenti per la pesca che raccontano la storia di un popolo, i trabocchi caratterizzano la costa chietina e sono parte del patrimonio tradizionale della regione. Noi veneti li conosciamo bene perché il nostro Adriatico ne va fiero, ma è sempre un piacere ammirare questi capolavori di legno che si ergono, sentinelle a guardia di un mare non sempre pescoso. 

Uno dei primi documenti, che accerta la presenza dei trabocchi in questo tratto di costa, risale al XV secolo e si tratta di un’opera religiosa che racconta la vita di Fra Pietro da Morrone, colui che poi diventò Papa Celestino V. Sembra che il nome trabocco derivi dal latino “trabs”, che significa “trave, legno” per indicare le numerose travi in legno che venivano usate nella loro costruzione. I trabocchi permettevano di pescare senza dover uscire in mare con una barca e per alcuni pescatori erano anche una casa in cui abitare. Descritti nell’opera “Il Trionfo della Morte” di Gabriele D’Annunzio come “macchine che parevano vivere di vita propria”, i trabocchi sono ora uno dei simboli dell’Abruzzo. 

Per ammirarli in tutta la loro bellezza, si parte da Vasto Marina e percorrendo la S.S.16, il litorale cambia rapidamente aspetto: dalle distese di sabbia tipiche di quella zona, iniziano a susseguirsi baie e calette fatte di sabbia o di ciottoli, e non mancano scogliere di suggestiva bellezza. Da non perdere Trave, Casarza, Cungarelle, San Nicola, Canale e Vignola, tutte località caratterizzate da panorami scenografici oltre che da acque cristalline.


 


 

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