sabato 13 luglio 2024

Teramo - Atri

sabato 13 luglio 2024 - Andar per Città

L’ultima nostra visita in quel di Abruzzo è questa cittadina bellissima in provincia di Teramo a circa 450 metri sul mare e con una piacevole vista sul panorama sottostante. 

Il centro storico è costellato di antiche chiese, belle piazze e monumenti. 

La cattedrale di Santa Maria Assunta, ovvero il duomo di Atri, risale al XII secolo e nel secolo successivo subì una ricostruzione totale in stile gotico. Nella sua cripta si ritrovano però i resti di strutture preesistenti, come una cisterna romana. Il campanile è posizionato a metà della navata sinistra, in una posizione decisamente insolita. Questo risale al periodo tra il XIII e il XV secolo e termina in una cella con cuspide. Sulla facciata puoi vedere il portale in stile atriano sormontato dal rosone, mentre il fianco laterale posto a sud è dotato dai ricchi portali databili tra il 1288 e il 1305. 

La chiesa di Santa Reparata risale al settecento ed è adiacente alla navata destra del duomo. Quando fu edificata prese i posto di una precedente chiesa risalente al XIV secolo. Al suo interno potrai vedere un grande baldacchino in legno che ricorda quello di Bernini nella basilica di San Pietro. 

In piazza centrale, l’auditorium ricavato nella chiesa di Sant’Agostino, che risale al trecento ed è costituita da un’unica navata coperta da capriate in legno. La facciata è in laterizio e arricchita dal portale ad arco chigliato, risalente al 1420. 

In corso Elio Adriano ti si presenta la chiesa di San Francesco, del 1226, con una facciata decisamente scenica, che si innalza dietro a una doppia scalinata. La sua forma è ad ali inflesse, ovvero leggermente piegata lateralmente. Sul lato destro puoi trovare i resti dell’antica chiesa medievale di San Francesco e un portale quattrocentesco con un bassorilievo che rappresenta San Francesco. 

In fondo a corso Adriano si arriva alla piazza Duchi d’Acquaviva, un grande spazio a pianta rettangolare con splendidi edifici residenziali su di un lato e il palazzo ducale d’Acquaviva sull’altro, che risale al XIV secolo.

Nonostante la chiesa di San Nicola di Bari fosse già esistente alla fine del XII secolo, questa risale a una ricostruzione del 1256, come riportato in una lapide visibile oggi nei pressi del battistero. All’interno: l’affresco quattrocentesco della Madonna col Bambino fra i Santi Rocco e Sebastiano. Alla destra della chiesa c’è il campanile a torretta, chiuso da un tetto a due falde.

Il prodotto tipico della zona: la liquirizia, Il cui nome scentifico, Glychyrrhiza glabra, deriva dal greco e significa radice dolce. Questa pianta, la cui radice è utilizzata fin dall’antichità (venne ritrovata nel corredo funebre di Tutankamon), è presente in tutta l’area mediterranea, ma passeggiando per Atri ti capiterà di vederne numerose piante. 


 

 

 

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento