giovedì 11 luglio 2024 – Sensi e Sensazioni
Dopo una notte sul piazzale antistante la cattedrale di San Tommaso, eccoci in strada verso Fossacesia in provincia di Chieti e la famosa abbazia di San Giovanni in Venere, di origine benedettina, composta da un edificio di culto a pianta basilicale a tre navate e da un monastero con chiostro centrale, oltre ad una ampia area circostante e dal belvedere.
Il complesso dimostra in tutti i suoi aspetti i vari segni dello scorrere di epoche differenti che l’hanno resa quella che è attualmente, ossia uno dei beni culturali maggiormente significativi e rappresentativi dell’Abruzzo.
La struttura è quella classica delle basiliche di stile cistercense, con tre navate separate da archi ogivali e soffitto di legno.
All’abate Odorisio II si deve il chiostro duecentesco che si diramava su tre lati (in gran parte ricostruito nella prima metà del Novecento) con trifore, colonnelle in marmo ed abaco a stampella.
La storia millenaria di San Giovanni è testimoniata dai reperti archeologici, pittorici, architettonici e paesaggistici che raccontano la straordinaria valenza culturale. Se da un lato l’abbazia e il convento odierni risalgono, in massima parte, al Duecento (con alcuni rimaneggiamenti posteriori), gli scavi e le testimonianze scritte conservano il ricordo di epoche molto più remote.
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