giovedì 11 luglio 2024

Roccascalegna - Castello Medievale

giovedì 11 luglio 2024 – Sensi e Sensazioni

Questo borgo è sicuramente famoso per il suo castello e per la leggenda che è sorta in questo luogo, con protagonisti il barone Corvo de Corvis e l’editto dello “Jus Primae Noctis”.

Pare che nel 1646 il fantomatico Barone abbia reintrodotto questa prassi medievale, per cui ogni novella sposa del Feudo dovesse passare la prima notte di nozze con lui invece che con il marito. Non si sa bene se una sposa novella o se il marito, travestito, abbia accoltellato il Barone nel talamo nuziale ed egli, morente, abbia lasciato la propria impronta della mano insanguinata su di una roccia della torre, crollata poi nel 1940. Benché si provasse a lavare il sangue dalla roccia, esso continuava a riaffiorare e ci sono tutt’oggi persone anziane che sostengono di aver visto la “mano di sangue” anche dopo il crollo.

La storia racconta che la costruzione del castello sull’imponente ammasso roccioso che domina la valle del Rio Secco (affluente dell'Aventino) è opera dei Longobardi. Nessuna fonte storiografica parla del Castello sino al 1525. In tale anno possiamo rilevare una descrizione della struttura restaurata, in ottemperanza alle nuove esigenze necessarie con l’avvento delle armi da fuoco.

Dal 1700 il Castello ha conosciuto tre secoli di abbandono, preda delle intemperie e dei saccheggi della popolazione locale, sino alla donazione al Comune di Roccascalegna, avvenuta nel 1985, da parte dell’ultima famiglia feudataria, ossia quella dei Croce Nanni.

Nel 1996 sono iniziati i lavori di restauro che hanno riportato il Castello di Roccascalegna al suo antico splendore. 
 



 

 

 

 


 
 

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