Il Castello di Koroni

venerdì 9 agosto 2019 - Kaliméra Peloponniso

Da Methoni, si attraversa la Messenia e, con qualche difficoltà stradale, si arriva a un’incantevole cittadina portuale veneziana affacciata sul golfo Messenico. 

Non azzardandoci a inoltrarci in quelle viuzze strette e tortuose, lasciamo il camper all’inizio paese e ci avviamo verso il porticciolo, accompagnati ai lati da antiche e ben conservate case in pietra colorate a pastello e da labirinti di vicoli stretti, collegati da infinite rampe di scale tinteggiate a calce che rendono interessante questo paesino. 

La fa da padrone, laggiù in fondo, a dominare il paese, un promontorio sul quale si erge il vasto complesso del castello e del monastero. Entriamo dall’enorme portale tra le mura mentre ci beiamo di un paesaggio azzurro e veramente spettacolare.

Ai tempi della dominazione turca era considerato uno dei castelli più inespugnabili della Messenia, se non dell’intero Peloponneso, costruito tra il 600 e il 700 d.C., dal 1500 fu occupato alternativamente dai Veneziani e dai Turchi fin quando, nel 1828, non fu definitivamente liberato dai Francesi.

Con la fortezza della vicina Methoni, Koroni fu una delle più antiche e durature colonie veneziane del Peloponneso, utilizzata anche come avamposto sulla strada per Creta ed è proprio per questo motivo che le due località venivano chiamate, durante il Medioevo: “gli occhi della Serenissima”.

Ma l’attrattiva principale dentro la cittadella è il Monastero di Timios Prodromos e la Chiesa bizantina di Santa Sofia, costruita sopra le rovine di un antico tempio dedicato ad Apollo.

L’attività del convento è in pratica in mano alle suore, che gestiscono il perfetto orto botanico, preparano creme e unguenti e il famoso e benefico miele, l’attività di un piccolo negozio di souvenir e prodotti artigianali e sono molto sorridenti e disponibili nella loro lingua.

Mentre si fà sera, l’ora del tramonto ha il potere di arrestare, come in un presepe, tutti i visitatori, che, dal alto del promontorio, si possono godere un panorama mozzafiato, immersi nella natura dei giardini circostanti o appollaiati sulle rocce del promontorio.