venerdì 16 agosto 2019

Corinto e Acrocorinto

venerdì 16 agosto 2019 - Kaliméra Peloponniso

La città si trova a circa 70 chilometri da Epidauro e ci arriviamo verso le tredici, dopo un bellissimo percorso affiancato sempre al mare e in un saliscendi delle montagne.






Lasciamo il camper in riva al mare e ci facciamo una lunga passeggiata per tutta la lunga spiaggia e poi convergiamo in centro, per scoprire qualche novità di interesse.
Ampie strade, piazze e parchi, con percorsi pedonali che invogliano i visitatori a passeggiare e fare shopping. 

Scopriamo un ristorante, il cui proprietari ci racconta dei suoi anni a Napoli e ci tratta come suoi compagni di un tempo, facendoci assaggiare le sue specialità (Gyros e Insalata cretese), ma “alla sua maniera” e poi ci regala, a nome della casa, un generoso piatto di frutta varia.

A suo tempo fu una delle città più importanti della Grecia, con un ruolo significativo durante la Guerra del Peloponneso e nella Lega Achea dal 243 a.C.. Ribellatasi al dominio romano, la città fu rasa al suolo nella Battaglia di Corinto e l’intera regione divenne provincia romana.

Sono ormai le 17 e ci dirigiamo verso Acrocorinto, ovvero l’acropoli dell’antica Corinto che sorgeva sullo sperone roccioso che domina la città. Nel 1858 un potente terremoto distrusse la città, che venne ricostruita in pianura a circa 9 chilometri da quella antica.













Siamo a circa 600 metri di altezza e il Castello, considerato il più antico, più grande e più imponente castello del Peloponneso, le cui mura sono state costruite in epoca medievale, si presenta in tutta la sua bellezza, ma purtroppo il sito chiude alle 16 e con rammarico, dopo le foto di rito, ci vediamo costretti a scendere per visitare almeno la zona archeologica: il Tempio di Apollo, il tempio della dea Tyche (personificazione della fortuna), le fondamenta di un’importante basilica romana, le rovine del teatro e di antiche fontane, quelle che erano le botteghe nell’agorà.
























Dopo il bottino di cultura, ci aggiriamo nei negozietti di souvenir, per almeno qualche ricordino di questo viaggio, che considero una grande impresa greca. 

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