venerdì 16 agosto 2019

Epidauro, il Santuario di Asclepio

venerdì 16 agosto 2019 - Kaliméra Peloponniso

Il santuario in età ellenistica divenne il centro per eccellenza dedicato al culto di Asclepio, dio guaritore, figlio di Apollo, del pantheon greco, che guariva i fedeli che si recavano in pellegrinaggio ad Epidauro durante le feste in suo onore, denominate Asclepiei.

L’abaton
Le guarigioni dei fedeli avvenivano in un edificio detto "impenetrabile": prima di accedervi, infatti, il pellegrino doveva aver compiuto le lustrazioni di purificazione necessarie. L'abaton si trova nel centro del santuario, nella spianata dove sorgono gli edifici di carattere più propriamente religioso. 

Il katagogion
Ma non tutti i fedeli trascorrevano la notte nell'abaton: questo edificio aveva infatti una funzione prettamente sacra mentre l'accoglienza dei forestieri avveniva in un altro edificio posto a nord del santuario (dal verbo "ospitare").
Il katagogion è un edificio di pianta quadrata, suddiviso in quattro quadrati più piccoli, datato al III secolo a.C., ma gli attuali resti risalgono ad un rifacimento del I secolo a.C., ad opera del senatore Antonino.

Ma i pellegrini che ogni anno, in primavera, arrivavano da tutta la Grecia per festeggiare Asclepio erano molto più numerosi di quanti potevano trovare alloggio nel katagogion. La gran massa dei fedeli dormiva nelle tende disposte fuori dal tempio.
Costruito nelle vicinanze dell'abaton tra il 380 e il 375 a.C. in marmo e tufo di Corinto, con undici colonne sui lati lunghi e sei sui lati minori. Si conservano le fondamenta e, nella cella a navata unica, resta visibile la base sulla quale doveva ergersi la statua di culto. Una fossa lungo la parete meridionale della cella ospitava probabilmente il tesoro di Asclepio.















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