lunedi 14 gennaio 2013 - Pensieri e Parole da condividere
Davvero, io più che ci penso e meno lo capisco. Più passa il tempo, più mi chiedo perché Monti ha deciso di candidarsi. Se ne stava lì buono buono ad aspettare la prossima nomina. Gli avrebbero offerto il Quirinale. O una qualche bella poltrona europea, di quelle con i summit e le bandiere al vento.
Invece no. L’ha fatto. E in maniera che più maldestra non poteva.
Con quella spocchia di chi “sale” in politica.
Con quell’orrendo account su twitter @senatoreMonti, altro indizio di scollegamento con la realtà, sparando “wow” a casaccio nel web.
Con un’accozzaglia di alleati centristi che sono il peggio della vecchia politica politicante romana intrallazzona (Casini, Fini, Bocchino), senza riuscire a imporre una lista unica.
Inanellando una gaffe dietro l’altra: dichiara di non sapere quanto paga di Imu (per chi non lo sapesse sono 26mila euro lui più 8mila la moglie per 27 immobili), dice che abbasserà le tasse quando una settimana prima aveva dichiarato che non sarebbe stato possibile per nessun governo, col cellulare in Chiesa fulminato dallo sguardo delle moglie… insomma la serie la conoscete e da qui alle elezioni si allungherà.
E soprattutto senza dimettersi da senatore a vita, sbaglio madornale, con i sentimenti di anticasta che soffiano sul paese, anche tra i suoi elettori cosiddetti centristi.
Benissimo che gli vada l’accozzaglia che guida prende il 20 per cento, più realisticamente tra il 13 e il 15, ma c’è anche la possibilità che non raggiunga il 10 per cento necessario a superare la soglia di sbarramento per le coalizioni.
Allora, siccome io all’immolazione personale come espiazione non ci credo, e neppure credo che il professore sia uno sprovveduto o un’ingenuo, davvero vorrei capire chi l’ha spinto a fare questa mossa avventata. E credo di non essere l’unica cittadina italiana a porsi questa domanda. Le risposte che mi sono venute (e che ho sentito) per ora sono le seguenti:
1) è stato ammaliato dalle lusinghe internazionali, che lo ritengono l’unico capace di “lead the country”
2) è stato ammaliato, o meglio irretito, da qualche cardinale e dalle gerarchie vaticane
3) ha ceduto all’ambizione personale (crede davvero di essere un salvatore della patria)
4) è stato folgorato dalla sindrome Andreotti (il potere logora chi non ce l’ha)
5) è ricattato da qualcuno (amici banchieri, amici massoni, poteri occulti a cui è consigliabile non dire no)
6) ha un accordo segreto con Bersani per far perdere Berlusconi (teoria del complotto numero 1)
7) ha un accordo segreto con Berlusconi per far perdere Bersani (teoria del complotto numero 2)
Quale sarà la verità? Avete altre ipotesi?
Il Fatto Quotidiano, 14 gennaio 2013
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