agosto 2012 - Sensi e Sensazioni
A pochi passi dalla piazza Széchenyi, si erge la fontana dedicata a Vilmos Zsolnay, con quattro animalesche teste art nouveau da cui fuoriescono i getti d’acqua. Fu lui a fondare centocinquanta anni or sono una delle più celebri fabbriche di porcellana del mondo intero e a inventare la mitica Eosina, una colorazione iridescente dalla ricetta segretissima, firma inconfondibile delle produzioni Zsolnay.
Il monumento più romantico è invece semi nascosto in un angolo di Ferencesek. Un’opera senza forma e senza tempo che le guide ignorano e che nessuno ha mai commissionato. A realizzarlo sono state le coppie più innamorate della città. Che dopo un bacio e una promessa consegnano i loro sentimenti a un lucchetto di cui gettano la chiave e che serrano intorno al ferro di una grata. Così, lucchetto dopo lucchetto, se ne sono accumulati talmente tanti da formare una grande scultura che si rinnova ogni volta che qualcuno trova l’anima gemella.
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