domenica 17 settembre 2023

Siena e Fontebranda

domenica 17 settembre 2023 - Sensi e Sensazioni 

Siamo a Siena sul cammino che ci porterà a Rosia e uscendo dalla città ci fermiamo ad ammirare questa fonte. 

Tre grandi arcate gotiche ogivali, sormontate da una serie di merli guelfi aggiunti nel 1270, caratterizzano la struttura. 

Sul frontale, quattro statue leonine con al centro la Balzana, lo stemma di Siena.

È la più antica, la più famosa e imponente tra tutte le fonti senesi. Secondo alcune ipotesi, la costruzione della fonte potrebbe risalire al tempo di Brenno, re dei Galli, ma le prime notizie ufficiali risalgono al 1081. Nel 1193 fu ampliata e modificata da un certo Bellamino e nel 1246 è ricostruita nelle forme attuali in mattoni e travertino da Giovanni di Stefano.

Viene citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, nel trentesimo Canto vv. 76-78, e da Boccaccio. 

Era in origine formata da tre vasche: la prima destinata a contenere l’acqua potabile, la seconda, alimentata dal trabocco della precedente, utilizzata per l’abbeveraggio degli animali, infine la terza per lavare i panni. Le acque di risulta, uscite dall’ultima vasca, venivano usate dai conciatori, nelle botteghe dell’Arte dei Tintori e dai mugnai come forza motrice nei mulini. 

Lì vicino vi è la casa natale di Santa Caterina da Siena, che per questo è ricordata come la Santa di Fontebranda. 


 


 


Nessun commento:

Posta un commento