martedì 31 agosto 2021

Viterbo e Palazzo dei Papi

martedì 31 agosto 2021 – Sensi e sensazioni

Subito dopo Porta Romana, dentro le mura, sulla destra si trovano gli ascensori che aprono sul piazzale del Palazzo e subito si è presi dallo splendore dell’immagine e dalla voglia che invita a visitarlo.

Quando Roma diventava troppo pericolosa, i Papi preferivano scappare a Viterbo, città vicina, ricca e soprattutto sicura perché Guelfa. Il Palazzo dei Papi fu quindi fatto costruire tra il 1255 e il 1266 dal Capitano del Popolo Raniero Gatti, proprio per ospitare i pontefici romani che trasformarono Viterbo in una “Piccola Roma”, la “Città dei Papi”, come viene ancora oggi chiamata. In realtà si tratta dell’allargamento del vicino Palazzo della Curia Vescovile quando Papa Alessandro IV (1254 – 1261) dovette scappare da Roma. 

A destra delle scale di questo palazzo così bello e armonioso c’è la Loggia, con i suoi sette archi divisi da colonnine e con, al centro, un pozzo che alimenta una fontana. Questa loggia è chiamata anche “delle benedizioni” perché i papi si affacciavano da qui per benedire il popolo. Dalle scale si accede a una grande sala per le udienze famosa come Sala del Conclave. Questo luogo è interessante perché storicamente, la parola conclave è nata qui. In queste stanze, infatti, si tennero tra il 1268 e il 1271 le udienze per eleggere il nuovo Papa (1006 giorni). 

Esasperati dal fatto che i cardinali non prendevano una decisione, i viterbesi misero i porporati sotto chiave (Cum Clave), tolsero il tetto dalla sala e li alimentarono solo a pane e acqua. Non servì a nulla, perché ci vollero comunque 3 anni per eleggere il Papa, ma resta di quel periodo la parola Conclave che si usa ancora oggi. La sala è molto bella, anche se ormai spoglia, è offre una bella vista sulla valle del FAUL.

Il Museo del Colle del Duomo unisce il Palazzo dei Papi e la Cattedrale. Raccoglie le opere archeologiche, storiche-artistiche e il tesoro dei Papi. Nella sezione archeologica sono raccolti alcuni importanti reperti di Viterbo e della Tuscia di epoca etrusca, romana e medievale. Nella galleria d’arte da vedere: la Madonna della Carbonara, e la Crocifissione attribuita a Michelangelo.

Nella galleria d’arte da vedere: la Madonna della Carbonara, e la Crocefissione attribuita a Michelangelo. 
 


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