lunedì 30 agosto 2021

Saturnia e Cascatelle del Mulino

lunedì 30 agosto 2021 – Sensi e Sensazioni 

Siamo in una frazione del comune di Manciano, Grosseto, una rinomata località della Maremma che vede nel turismo termale e archeologico la sua principale risorsa. 

Arriviamo all’imbrunire all’area sosta camper “L’Alveare dei Pinzi” e proprio di fronte, ci ospita per la cena la cantina “Valditerme”, con una degustazione di Morellino e di Ciliegiolo che accompagna perfettamente il maialino al forno. 

Talmente citate dagli amici e generosamente pubblicizzate dai media, le terme di Saturnia ci invogliano a provare a immergerci in quell’acqua termale, che fluisce a cascata nelle grandi vasche calcaree create in migliaia di anni e ricche di calcio. 

Speravamo che l’ora mattiniera e la fine del mese ci permettessero di fruire di questo beneficio, ma subito ci ricrediamo e, al Mulino, troviamo quell’ammassamento che, visti i tempi, ci fa declinare dall’idea di immergerci nella bolgia. 

Nel ritorno dalla passeggiata, incontriamo però persone che ci illustrano il percorso del fiumiciattolo che alimenta le cascatelle e ci indica dei piccoli siti dove possiamo effettivamente immergerci e godere delle proprietà di quest’acqua. 

Le acque sulfuree sgorgano dal sottosuolo con una portata di 800 litri al secondo a temperatura costante di 37°C, conosciute già dagli Etruschi i quali avevano individuato nella sorgente virtù "miracolose". A partire dal 280 a.C., furono i Romani a trarre beneficio da queste acque e furono i primi a sfruttare terapeuticamente la sorgente. Nel Medioevo la particolarità di questo luogo, dovuta al vapore acqueo, al calore sprigionato e all'odore di zolfo, propiziarono molte leggende. Si narrava che il diavolo uscisse da qui quando lasciava gli inferi. Il territorio veniva descritto come un luogo in cui sgorgavano acque stregate, che andavano a depositarsi in pozze fumanti e bollenti, diffondendo nell'aria un acuto odore satanico. Le cronache del tempo ricordano convegni di maghi e di streghe, sortilegi e riti sabbatici. Nel medioevo le terme vennero citate da Papa Clemente III che in una bolla del 1118 cita "hospitale de balneo" e "un locale di soggiorno per coloro che si recavano ai bagni caldi sulfurei di Saturnia". Oggi le Terme di Saturnia sono conosciute in tutto il mondo, tuttavia ebbero una prima struttura organizzativa soltanto nel 1865, quando il Dott. Bernardino Ciacci provvide a bonificare il terreno della fonte, e ristrutturando gli edifici preesistenti, diede vita ad un efficiente stabilimento termale. 

Dal punto di vista scientifico l'acqua è: " minerale omeotermale sulfureo-carbonica, solfato-bicarbonato-alcalino terrosa" ed annovera tra le sue peculiarità la presenza di due gas disciolti quali l'idrogeno solforato e l'anidride carbonica. La composizione ha proprietà salutare efficace per la pelle, l'apparato respiratorio e muscolo-scheletrico.



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