domenica 29 agosto 2021

Pisa e Keith Haring

domenica 29 agosto 2021 – Sensi e Sensazioni 

Il grafitismo metropolitano vede due grandissimi interpreti più o meno contemporanei: Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, astro newyorkese della street art. 

Nato nel ’58 in Pennsylvania, morì a New York a soli trentun’anni per complicanze legate all’AIDS, ma riusci a fondare la Keith Haring Foundation per continuare la sua opera di sostegno alle organizzazioni a favore dei bambini e della lotta contro l'AIDS. 

Nel 1989, di passaggio a Pisa, lascia alla città la sua ultima opera d’arte pubblica. Lo straordinario murales “Tuttomondo”, dipinto sulla facciata posteriore del convento dei frati “Servi di Maria” della chiesa di Sant’Antonio. 

L’idea gli era venuta dopo l’incontro casuale con uno studente pisano con cui aveva parlato di pace nel mondo. I personaggi che animano il murales sono 30, incastrati come in un puzzle, e ognuno rappresenta un aspetto di un mondo in pace: ci sono le forbici “umanizzate” che sconfiggono il serpente-male che stava divorando la testa della figura accanto. Poi c’è la maternità, rappresentata dalla donna con in braccio il bambino, la natura con i due uomini che sorreggono il delfino e così via.

Haring usò colori tenui, come forma di rispetto per la bellezza di Pisa. Ci lavorò per una settimana, con la precisa intenzione di rendere l’opera permanente, infatti usò tempere acriliche che potessero mantenere intatta la qualità dei colori per molto tempo. Dopo 20 anni “Tuttomondo” è ancora lì a ricordarci la vita breve e intensissima di questo straordinario artista.
 

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