venerdì 2 luglio 2021

Eremo di Cerbaiolo

venerdì 2 luglio 2021 – Sensi e Sensazioni

Duekking GEA 00 E1 – Il mio Cammino

Dopo il valico di Viamaggio, in una zona ricca di anfratti naturali e sorgenti, a strapiombo sulla costa montuosa, ci fermiamo a respirare sul monte Cerbaiolo, dove una croce in legno segna l’avvicinarsi di un luogo sacro e impervio. 

Siamo all’eremo di Cerbaiolo, monastero benedettino dell'VIII secolo e francescano dal 1216, distrutto nel 1944 e riedificato negli anni ‘70. 

Chi ha visto La Verna e non Cerbaiolo, ha visto la mamma e non il figliolo”. Questo detto famoso, che quasi tutti conoscono, pecca di presunzione, perché le date di nascita vedono questo eremo più antico di quello più famoso. 

Incontriamo padre Claudio, che, aiutato da alcuni laici gestisce il monastero e ci accoglie con un sorriso e un caffè, per poi raccontarci delle meraviglie che riempiono questo posto di fede e la storia fantastica e dura dell’eremo. Ci porta a visitarlo e ci prospetta, per un’eventuale nostro prossimo cammino, l’ospitalità di alcuni giorni, in pieno ascetismo. 

Poi ci lascia liberi per un momento di preghiera, che si trasforma in un’ora piacevole e sorprendente, di pensieri anche profondi.

Distrutto dai tedeschi durante gli eventi bellici del 1944, l’eremo è stato restaurato da Chiara, un'eremita della Piccola Compagnia di santa Elisabetta, morta nell’aprile del 2010 e sepolta nel piccolo cimitero, sotto le pendici. 

Nel 1867 Giosuè Carducci è ospite del convento, e ritrae la sua esperienza nell'ode “Agli amici della Valle Tiberina”:

E tu che al cielo, Cerbaiol, riguardi

Discendendo dai balzi d'Appennin,

Come gigante che svegliato tardi

S'affretta in caccia e interroga il mattin




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