martedì 8 luglio 2025 - Sensi & Sensazioni
Il fenicottero rosa o fenicottero maggiore, è la specie di fenicottero più grande diffusa al mondo. Caratterizzato da piume che vanno dal rosa cipria al rosa acceso, non è inusuale vederlo nei nostri cieli o lungo i nostri corsi d’acqua.
In media l’altezza di questi uccelli è di 150 cm, con un’apertura alare di circa 160 cm e un peso che oscilla tra i 2 e i 4 kg. Può sembrare incredibile, ma sono rosa perchè si cibano di alghe e piccoli crostacei ricchi di carotenoidi, pigmenti rosso-arancio che vanno a depositarsi nelle penne, sul becco e sulle zampe. Appena nati sono di colore grigio e così rimangono finché non iniziano a cibarsi da soli.
A settembre i fenicotteri rosa abbandonano le rive e i fiumi della Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, Puglia, Sardegna e Sicilia per raggiungere la primavera africana. Faranno il loro ritorno a maggio per godere delle stagioni più calde italiane.
Non sono un birdwatcher, però talvolta mi ritrovo ad ammirare le evoluzioni degli uccelli sia di montagna che d’acqua e i fenicotteri per me hanno qualcosa di coinvolgente, sia in volo che in colonia.
Li ho incontrati in tre luoghi molto apprezzati per le loro bellezze artistiche e naturali e per l’immancabile presenza di questi meravigliosi uccelli:
Lio Piccolo, grazioso borgo a nord di Cavallino Treporti e dell’ultima bocca di porto della Laguna di Venezia, immerso in un ambiente unico al mondo per paesaggio, ricchezza dell’ecosistema e antiche tradizioni locali. Porta ancora le tracce di una antica presenza romana. Girando nella laguna s’intravedono moltissime specie di volatili interessanti, ma l’incontro più entusiasmante lo puoi avere con la colonia di fenicotteri rosa, che letteralmente ti rapisce e incanta.
Salina Monaci, rientra nelle Riserve Naturali Regionali del Litorale Tarantino Orientale. È un’area protetta e caratterizzata da una salina ormai in disuso. Poco più a ovest si ergono i resti di una chiesetta risalente al XVI secolo, dedicata alla Madonna del Carmelo, a testimonianza di un’esistenza dedita alla preghiera e al lavoro, come imponeva la rigida regola di San Benedetto: Ora et labora. Nel silenzio carico di significati e dalla profondità che questo affascinante scorcio della salina sa donare allo sguardo e ai pensieri, si possono trovare risposte a ciò che è difficile comprendere e segreti che, un volo di fenicotteri porta con sé.
Salina di Comacchio, un importante sito di produzione di sale dal 1810 al 1984. Dopo anni di abbandono si è arrivati ad un parziale recupero, offrendo finalmente a turisti e amanti della natura, la possibilità di visitare questo ecosistema unico, luogo ideale per osservare uccelli in libertà nel loro ambiente naturale. Il piacere di godere della bellezza di ciò che si manifesta ai nostri occhi, nella pacata serenità, vedendo distese di acqua ferma, che si perdono all’orizzonte e che ospitano fenicotteri rosa che vivono in tranquillità, senza paura dell’uomo e che si lasciano osservare senza timore.
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