venerdì 18 luglio 2025 - Sensi & Sensazioni
Le origini
Gioiello dell’architettura romanico-gotica italiana, è il monumento simbolo della città di Orvieto ed è dedicato alla Vergine Maria assunta in cielo.
Gioiello dell’architettura romanico-gotica italiana, è il monumento simbolo della città di Orvieto ed è dedicato alla Vergine Maria assunta in cielo.
La facciata
Capolavoro dell’arte gotica italiana. La sua realizzazione, iniziata nel 1310 circa, può considerarsi architettonicamente conclusa nel 1532.
Il primo vetraio del Duomo fu Consilio da Monteleone. Iniziò a lavorare per la fabbrica nel 1321, assunto poi come magister vitri. Realizzò tessere per i mosaici figurati e decorazioni degli elementi architettonici della facciata. Rimase legato all’Opera del Duomo per più di quarant’anni.
L'interno
È diviso in tre navate da colonne e pilastri; ai fianchi si aprono dieci piccole absidi nelle quali furono costruiti degli altari barocchi, distrutti alla fine del XIX secolo per la volontà di riportare il Duomo alla sua struttura originaria. Il colore rosato del pavimento è dato dal marmo rosso di Prodo, piccola località poco distante da Orvieto.
L'organo, disegnato da Ippolito Scalza e Cesare Nebbia nel 1584, è tra i più grandi d’Italia e permette di supportare concerti di ogni genere.
La Cappella di San Brizio
Celebre per il ciclo di affreschi con Storie degli Ultimi Giorni, avviato dal Beato Angelico nel 1447 e completato da Luca Signorelli nel 1499-1504. Il Giudizio Universale, capolavoro di Luca Signorelli, è stato fonte di ispirazione per Michelangelo nella realizzazione della Cappella Sistina.
La Cappella del Corporale
Costruita a metà del XIV secolo, la cappella deve il suo nome alla preziosa reliquia del Sacro Lino del miracolo di Bolsena, qui custodito. Nel 1263, mentre un sacerdote boemo celebrava la messa a Bolsena, gocce di sangue scesero dall’ostia e andarono a bagnare il corporale. Papa Urbano IV, conosciuto l’episodio miracoloso, fece trasportare il Sacro Lino nella città di Orvieto, dove, l’anno seguente, con la bolla Transiturus, istituì la festa del Corpus Domini. Ogni anno la città di Orvieto ricorda il miracolo di Bolsena e l’istituzione della festa del Corpus Domini con la processione del Sacro Corporale, accompagnata dalla sfilata del corteo storico in costumi medievali.
La Cripta
È in realtà un oratorio collegato un tempo al transetto da due rampe di scale. A metà del Trecento, destinata a luogo di sepoltura, venne in gran parte affrescata.
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