venerdì 18 luglio 2025 - Sensi & Sensazoni
La profondità del pozzo è di 54 metri e ha forma cilindrica a base circolare con diametro di 13 metri. Gli scalini, invece, sono 248 e 70 i finestroni che vi danno luce.
La struttura scavata nella roccia fu costruita tra il 1527 e il 1537 da Antonio da Sangallo il Giovane, per volere di Papa Clemente VII.
Il Pontefice però non riuscì a vedere realizzata l’opera che fu terminata dal suo successore Paolo III Farnese.
La funzione era quella di garantire acqua ai cittadini ogni giorno dell’anno, anche in caso di calamità o in periodi di lungo assedio. Sul fondo del pozzo infatti, si trova una sorgente naturale che mantiene costante il livello dell’acqua grazie a un emissario che fa scorrer via l’acqua in eccesso.
La particolarità che rende unica l’opera sono le sue scale elicoidali a senso unico. In pratica sono due rampe a chiocciola autonome tra loro e accessibili da due porte differenti. Le rampe sono state costruite una sopra l’altra per consentire ai muli, che risalivano con l’acqua estratta, di non ostacolarsi con quelli che scendevano.
Scendendo, la luce diminuisce nonostante i finestroni creati sulle scale e raggiunta la sorgente sul fondo, si attraversa un ponticello per imboccare l’altra scalinata che risale.
A San Patrizio fu intitolata nell’800 la struttura grazie ai frati dell’ordine dei Servi, ispirati dalla leggenda dell’omonimo santo irlandese.
La leggenda narra che sull’isolotto Station Island nel Lough Derg in Irlanda si trovava una grotta senza fondo da cui era possibile raggiungere l’aldilà. La cavità rappresentava la porta di accesso al Purgatorio che permetteva, di raggiungere poi il Paradiso. Proprio nei pressi della grotta San Patrizio amava ritirarsi in preghiera.
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