domenica 10 aprile 2022

Passeggiata di Primavera

domenica 10 aprile 2022 – Sensi e Sensazioni

Dopo un sabato che lasciava mal sperare nell’aiuto del tempo, eccoci oggi in una quarantina di “amici” e in un mattino fresco, ma solare, davanti alle mura di Porta Vescovo a Verona ad aspettare Riccardo, guida di Legambiente, per questa passeggiata culturale organizzata dal gruppo "Quo Vadis" di Colognola, che ci porterà dal Bastione delle Maddalene sino alla Rondella di San Zeno in Monte, alla scoperta delle mura della nostra città, in un percorso da castrum romano a fortezza austriaca. 

Da Porta Vescovo, sulla strada per Vicenza, nelle mura edificate da Alberto della Scala (1287-89), con la facciata in pietra bianca e lo schema compositivo dell’arco trionfale romano, eccoci proseguire fino al Bastione delle Maddalene. 

Fu Ezzelino III da Romano l'autore del primo ampliamento della cinta muraria di Verona, dopo l’alluvione del 1239, ma fu, Cangrande della Scala che realizzò significativi cambiamenti che da città murata, avamposto militare di frontiera, si mutò in centro di cultura e di fede. 

Nel 1527, per volontà della Serenissima Repubblica di Venezia, venne costruito il bastione delle Maddalene e la cortina tra il bastione e Porta Vescovo. Michele Sanmicheli, uno tra i massimi architetti militari dell’epoca, per molto tempo fu ritenuto l'autore, ma in realtà fu invece Pier Francesco da Viterbo, che realizzò il bastione triangolare e pentagonale. In piena dominazione austriaca inoltre, per volontà del feldmaresciallo Josef Radetzky, i genieri imperiali lavorarono alle opere militari di Verona per quasi cinquant’anni, dal 1815 al 1866. 

La sortita di Santa Toscana: un varco stradale che porta non è. Era una poterna austriaca, un’ampia galleria, che passando sotto le cortine consentiva alla truppe di Radetzky, di uscire allo scoperto, per un eventuale contrattacco. 

La porta scaligera di San Zeno in Monte conduce alla Batteria di Scarpa in Salita Santo Sepolcro, un piccolo capolavoro di architettura militare progettato dall’asburgico Franz von Scholl e realizzato nel 1840. Costruito poco sopra Alto San Nazaro, l’edificio si integra nelle opere difensive scaligere e venete riprendendo la forma circolare delle rondelle veneziane. 

Il luogo ospita ora il Centro di Documentazione del Parco delle Mura che Legambiente ha creato in oltre un decennio di attività di volontariato. 

Il termine “scarpa” indica la posizione della struttura ancorata alle mura. La fortificazione è una rondella a pianta semicircolare e di muratura e terra, ideata per la difesa attiva con quattro postazioni di artigliera disposte nella casamatta anulare a cui si accede dalla strada interna. 

Sono le 13:00 quando ci lasciamo con un arrivederci alla prossima; l'ultima immagine di questa piacevole uscita è la millenaria Fontana del ferro, che prende il nome dalla dea Feronia, divinità della fertilità, protettrice dei boschi e delle messi, in accordo con il carattere mistico del luogo dove, in epoca romana, venivano celebrati riti propiziatori. 


 

 

 

 


 

 



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