lunedì 25 aprile 2022 – Il mio Cammino
Lasciamo Betanzos verso le 9:30, dopo aver fatto colazione e rifornimento di pane e acqua (non si sa mai!).
Attraversiamo la famosa piazza dei fratelli Garcia Naveira, scendiamo verso il fiume per poi iniziare a salire e inoltrarci in un bosco di querce e eucalipti molto bello.
Campi di colza in fiore ci permettono qualche foto suggestiva e poi rientriamo ancora nel bosco dove gli eucalipti disegnano geometrie spettacolari. Raggiungiamo la chiesa di San Esteban de Cos col suo piccolo, ma antichissimo cimitero.
Siamo a Presedo e individuiamo un bar che sembra aspettarci per offrirci una “cervexa moi fría”, come pretesto per rimediare un po’ di riposo e qualche cerotto ai piedi. Su un antico muro, una scritta mi incuriosisce “Charlòn 1861”. Una serie di “hòrrei” che si lasciano fotografare e poi ci rimettiamo subito nel bosco.
I chilometri cominciano a farsi sentire, ma ad un tratto ci appare una targa che indica “Meson-Museo Xente no Camino (Persone in Cammino)". Attratti da questa pubblicità tentiamo la piccola deviazione che ci porta a un bar-ristoro, ma che all’interno ci regala una serie di quadri e immagini molto interessanti e curiosi sulla storia del Cammino.
Dopo aver assaggiato un ottimo liquore alle erbe, ci rimettiamo sul percorso sino ad arrivare a Leiro alla caratteristica chiesetta di Santa Eulalia. Siamo adesso su strada asfaltata, ma fiancheggiamo un bosco che presenta una capanna sull’albero che chiede di essere visitata. Ancora salita molto dura, forse la più difficile sino a questo punto, ma riusciamo a scollinare, ritrovandoci su un’arteria molto trafficata.
La difficoltà di trovare pernottamento ci ha costretto a deviare di alcuni chilometri la meta, ma alla fine troviamo il nostro alloggio a Mesòn do Vento, Rua Santiago Apostol 42.
Attraversiamo la famosa piazza dei fratelli Garcia Naveira, scendiamo verso il fiume per poi iniziare a salire e inoltrarci in un bosco di querce e eucalipti molto bello.
Campi di colza in fiore ci permettono qualche foto suggestiva e poi rientriamo ancora nel bosco dove gli eucalipti disegnano geometrie spettacolari. Raggiungiamo la chiesa di San Esteban de Cos col suo piccolo, ma antichissimo cimitero.
Siamo a Presedo e individuiamo un bar che sembra aspettarci per offrirci una “cervexa moi fría”, come pretesto per rimediare un po’ di riposo e qualche cerotto ai piedi. Su un antico muro, una scritta mi incuriosisce “Charlòn 1861”. Una serie di “hòrrei” che si lasciano fotografare e poi ci rimettiamo subito nel bosco.
I chilometri cominciano a farsi sentire, ma ad un tratto ci appare una targa che indica “Meson-Museo Xente no Camino (Persone in Cammino)". Attratti da questa pubblicità tentiamo la piccola deviazione che ci porta a un bar-ristoro, ma che all’interno ci regala una serie di quadri e immagini molto interessanti e curiosi sulla storia del Cammino.
Dopo aver assaggiato un ottimo liquore alle erbe, ci rimettiamo sul percorso sino ad arrivare a Leiro alla caratteristica chiesetta di Santa Eulalia. Siamo adesso su strada asfaltata, ma fiancheggiamo un bosco che presenta una capanna sull’albero che chiede di essere visitata. Ancora salita molto dura, forse la più difficile sino a questo punto, ma riusciamo a scollinare, ritrovandoci su un’arteria molto trafficata.
La difficoltà di trovare pernottamento ci ha costretto a deviare di alcuni chilometri la meta, ma alla fine troviamo il nostro alloggio a Mesòn do Vento, Rua Santiago Apostol 42.
27,12 km, tempo in movimento: 5 ore 26 minuti, tempo totale 11 ore 32 minuti.
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