martedì 11 luglio 2023

Santa Maria in Valle

martedì 11 luglio 2023 – Sensi e Sensazioni 

Dalla piazza del Duomo, con una breve passeggiata attraverso una delle parti più suggestive di Cividale, si giunge al Tempietto Longobardo, monumento di grande prestigio in virtù dell'eccezionalità delle opere d'arte in esso custodite, tanto che per molti il nome stesso della città idealmente si identifica con quello del Tempietto Longobardo. 

Eppure ancora fitto è il mistero che circonda il piccolo edificio. Ne sono ignote sia l'originaria destinazione, che la struttura primitiva, ma questo “oratorio”, divenne il fulcro del convento benedettino di Santa Maria in Valle. 

Intorno alla metà del secolo VIII venne edificato un monastero benedettino per le giovani longobarde, nella zona della Gastaldaga o (Curtis regia). La leggenda vuole che la fondatrice del monastero di Santa Maria in Valle fosse una regina identificata tradizionalmente con la figura di Piltrude. Questa nobildonna longobarda, non fu certo regina, ma cofondatrice, insieme ai figli, Erfo, Marco e Anto, di altri due cenobi in Salt e Sesto al Renghena nel 762. L’identità, quindi, di questa regina è oggi sconosciuta: alcuni studiosi ritengono che la fondatrice fu Tassia, moglie del duca Ratchis. È più probabile invece che a fondare il monastero fosse stata Giseltrude, moglie del re Astolfo e cognata di Ratchis, che sicuramente qui si ritirò. Notizie certe riguardanti il Monastero si hanno da fonti di archivio: nel 1830 un atto dei regnanti Lotario e Ludovico (figlio e nipote di Carlo Magno) fece passare il Convento sotto la superiorità spirituale del Patriarca Massenzio. Nel 888 le monache del monastero di Salt (fondato dalla nobildonna Piltrude), si ripararono a Cividale dopo che il loro sacello fu distrutto da un’alluvione (Piltrude fu sepolta in Tempietto dove sono ancora visibili le lastre marmoree della sua urna. Ancora nell’890, a causa dell’aumento del numero delle monache residenti, Berengario I, duca del Friuli, donò tutti i palazzi della Gastaldaga (compreso il Tempietto longobardo) al sacello cividalese.


 

 

 

 

 

 

 

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