lunedì 10 luglio 2023

Barbana

 lunedì 10 luglio 2023 – Sensi e Sensazioni 

È un’isola posta all’estremità orientale della laguna di Grado, sede di uno tra i più antichi santuari mariani del mondo. Dista circa cinque chilometri da Grado ed è collegata da un servizio traghetti. Il viaggio richiede circa 20 minuti di navigazione. 

Abitata in modo stabile da una comunità di monaci benedettini, il suo nome deriva probabilmente da Barbano, un eremita del VI secolo che qui viveva. Il luogo ospitava, in epoca romana, un tempio di Apollo Beleno e, probabilmente, l’area era destinata alla quarantena del vicino porto di Aquileia. 

Il santuario della Madonna di Barbana risale all’anno 582, quando una violenta mareggiata minacciò la città di Grado: l’eccezionale evento, diede spunto al patriarca di Grado Elia (571-588), come ringraziamento alla Madonna per aver salvato la città dalla mareggiata, per far erigere una prima chiesa. Attorno a Barbana si formò una prima comunità di monaci che resse il santuario per i successivi quattro secoli. Nel 734, da un documento di papa Gregorio III, si apprende che Barbana era già un’isola. La chiesa venne probabilmente ricostruita e attorno all’anno mille, subentrarono i benedettini che custodirono il santuario per cinquecento anni. A questo periodo risale la pestilenza che investì Grado nel 1237 e l’origine del pellegrinaggio annuale della città a Barbana. 

Dal 1450 è documentata la presenza di frati francescani conventuali, che sostituirono i benedettini prima in chiave provvisoria e poi, dal 1619, in modo definitivo. I francescani, che nel 1738 eressero una nuova chiesa a tre navate, rimasero nell’isola fino al 1769, quando la Repubblica di Venezia soppresse il convento. I legami di Venezia con il santuario, a dispetto di questo provvedimento, furono comunque sempre intensi. Dopo l’allontanamento dei frati, il santuario venne affidato per oltre 130 anni ai sacerdoti prima di Udine (1769-1818), poi di Gorizia (1818-1901). Nel 2019 i frati minori hanno lasciato il Santuario; questo è attualmente custodito da una comunità di monaci benedettini della Congregazione del Brasile, che il 6 gennaio 2020 hanno ivi fondato il Monastero di Santa Maria di Barbana. 

L’isola è dominata dalla mole della chiesa in stile neoromanico e del campanile ed è relativamente recente; l’interno è a tre navate, con soffitto a carena di nave.


 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

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