martedì 11 luglio 2023

Ponte del Diavolo

martedì 11 luglio 2023 – Sensi e Sensazioni 

Il nome deriva da una leggenda popolare, alimentata verosimilmente dalle tormentate vicissitudini costruttive del manufatto: si dice che per costruire il ponte, i cividalesi avessero chiesto aiuto al Diavolo. Questi avrebbe preteso in cambio l'anima della prima creatura che fosse passata sul ponte. Accettato il patto, in una sola notte il Diavolo eresse il ponte, ma la mattina seguente i cittadini fecero passare sul ponte un animale, un gatto o un cane o, addirittura, un maiale, secondo altre versioni. Pare che in alcuni periodi dell'anno qualcuno abbia udito dei rumori, simili a grugniti, provenire dal letto del fiume intorno al ponte. Il Diavolo così beffato, dovette accontentarsi dell'anima dell'animale, lasciando per sempre in pace i cividalesi. Secondo un'altra versione molto diffusa, il diavolo si sarebbe limitato a semplificare la costruzione dell'opera collocando la grossa pietra su cui poggia il pilastro centrale del ponte. 

ll ponte del Diavolo è uno dei simboli di Cividale del Friuli. Arditamente sospeso sul Natisone e avvolto nella leggenda. Le due sponde erano unite, almeno dal Duecento, da un passaggio in legno, sostituito dopo diversi tentativi inconcludenti dal manufatto in pietra progettato da lacopo Dugaro da Bissone, che ne iniziò la costruzione l'anno 1442. 

È consigliabile una sosta all'estremità del ponte, sulla riva sinistra. Da qui il colpo d'occhio sulla cittadina merita certa mente qualche foto e inoltre si può scendere sul letto ghiaioso del fiume da una scalinata, piuttosto ripida, che diparte al termine del parapetto, sulla destra. Dal basso, le due arcate si manifestano in tutta la loro imponenza e un pensiero va all'ideatore della geniale realizzazione quattrocentesca che, a distanza di tanti secoli, è ancora in grado di suscitare meraviglia anche ai visitatori del Duemila. Chi non si sente di affrontare la discesa, può ugualmente godere di uno stupendo panorama portandosi, con nessuna fatica, al nuovo belvedere, realizzato dietro la vicina chiesa di San Martino. 


 

 

 

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