lunedì 10 luglio 2023

Basilica di Aquileia

martedì 11 luglio 2023 – Sensi e Sensazioni 

Rappresenta un complesso architettonico straordinario. Nelle sue linee essenziali, essa ripropone l’assetto architettonico voluto dal vescovo (patriarca) Poppone (1019-1042). Ma le sue origini risalgono al secondo decennio del IV secolo; circa ottant’anni dopo l’epoca del vescovo Cromazio, l’edificio basilicale aveva assunto dimensioni analoghe all’attuale. 

Una fase costruttiva significativa si data all’inizio del IX secolo, al tempo del Patriarca Massenzio, che aggiunse il portico (originariamente a due piani) di collegamento con la chiesa dei Pagani, le due strutture aggettanti del transetto e l’abside. 

Nel 1909 il pavimento fu rimosso fino all’altezza del presbiterio, allo scopo di mettere in luce il sottostante pavimento musivo del complesso costantiniano, situato circa un metro più in basso. 

Il pavimento musivo della basilica, scoperto tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, rappresenta una delle testimonianze più spettacolari del primitivo impianto di culto, voluto dal vescovo Teodoro all’indomani dell’Editto di Tolleranza del 313 d.C. e costituisce il più grande pavimento musivo dell’Occidente romano. 

La cripta che si trova sotto l’altare maggiore risale all’epoca del patriarca Massenzio (IX secolo) e fu realizzata per custodire le reliquie dei martiri aquileiesi Ermagora e Fortunato.


 

 

 

 

 

 



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