sabato 18 maggio 2013

Lalibela - Chiese del gruppo Nord-occidentale


1 maggio 2013 - La rivelazione Amhara

Visitare queste chiese senza una guida vuol dire perdersi in un dedalo di gallerie, ma anche una piacevole esperienza per apprezzare memorabili gioielli architettonici nelle vesti di novelli Livingstone-Jones, senza alcun vincolo di orari, di percorsi obbligati e soprattutto di panegirici descrittivi lasciati alla fantasia e all’umore della guida di turno.
E mai come in questi cunicoli ci siamo divertiti ad esplorare nicchie, incontrare monaci, perderci in grotte, sfiorare mummie, respirare mistero, ritornare bambini.

Bet Maryam, Bet Meskel, Bet Danaghel, Bet Golgotha, Bet Mikael e Cappella di Selassiè, santuari che incutono un profondo rispetto e poi venerati da una moltitudine di etiopi, monaci, fedeli, pellegrini, donne, uomini, giovani, al buio quasi totale o appena illuminati da sciabolate di sole che entrano a stento da impossibili finestre o spaccature nella roccia. Pilastri cruciformi e capitelli angolari, bassorilievi e altorilievi e poi le tradizioni tramandate: sembra che la semplice visita a Bet Golgotha assicuri un posto in Paradiso, peccato che le donne in questa chiesa non siano ammesse.










































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