lunedì 13 maggio 2013

Lago Tana - Monasteri Medievali


27 aprile 2013 - La rivelazione Amhara 

Sia sulle isole che sulle coste del lago, si trovano numerose chiese e monasteri, alcuni dei quali di grande importanza storica e ancora oggi considerati un punto di riferimento per la cristianità etiope. 
Con una mezz’oretta di navigazione, si raggiungono quelli sulla penisola e sulle due isolette più vicine.
Il Monastero più famoso è quello di Tana Kirkos, nel quale la tradizione racconta essere stata custodita per molti secoli l'Arca dell'Alleanza, prima di essere trasportata ad Axum, dove trovasi ancora oggi. 

Verso l'anno 356 ebbe inizio la conversione etiope, fortemente voluta dal Vescovo Frumenzio. La resistenza della popolazione ostacolò inizialmente il diffondersi del cristianesimo, solo dal VI° secolo riscosse un sempre maggior successo, soprattutto grazie all'arrivo dei “Nove Santi”, monaci monofisiti sfuggiti dalle persecuzioni. Dall'anno 640 la Chiesa d'Etiopia fu strettamente legata a quella copta egiziana e così rimase fino al 1948. Nel XVII° secolo, grazie al negus Susenyos, si verificò un forte avvicinamento alla Chiesa cattolica, che durò fino al 1632. L'ultimo negus, poi imperatore, Hailé Selassié riorganizzò la Chiesa d'Etiopia avvicinandola maggiormente alla Chiesa copta egiziana e facendola diventare Chiesa di Stato. Da allora la Chiesa non è più definibile “copta” ma Ortodossa Tawahedo. Ha risentito di diversi influssi del credo ebraico tra cui la circoncisione, la festività del sabato, la separazione della carne pura e impura e la presenza dell'Arca dell'Alleanza. Oggi la Chiesa d'Etiopia è la più estesa delle chiese pre-calcedoniche e i suoi credenti sono circa 36 milioni, in Etiopia e non.

Ura Kidane Meret
Dopo una bellissima passeggiata dal molo, tra alberi di mango, fichi e soprattutto piante di caffè, si arriva al monastero più famoso, situato nella penisola di Zege, che vanta un bellissimo “maqdas” dipinto. Quasi una sorta di compendio dell’iconografia religiosa etiopica, custodisce anche un’importante collezione di croci e corone del XVI° e del XVIII° secolo.




















Entos Eyesu Monastery
Più che di monastero trattasi di una chiesa abbastanza recente, che presenta però un suo fascino dovuto all’aria monacale che si respira all’interno e forse ai tanti giovani che abbiamo incontrato. 

















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