giovedi 25 ottobre 2012 - Pensieri e Parole da condividere
Da Lettere al Direttore - La Stampa
Miei cari italiani, voi che protestate contro qualunque cosa faccia Monti, la Fornero, Passera & c., vi chiedo: dove eravate, dalla vostra nascita a oggi? Sono stufo dell’ipocrisia dilagante dove tutti protestano, cittadini, politici, giornali, senza guardarsi prima le proprie scarpe e dove e come hanno camminato fino ad oggi. E lo dice uno che contesta radicalmente questo sistema economico e chi di questo è espressione. Quando pagavate al nero, quando intascavate il nero, quando avete corrotto, anche nel piccolo, quando vi siete lasciati corrompere, anche nel piccolo, quando, voi giovani, avete rifiutato un lavoro o avete chiesto al colloquio come prima cosa «quanto è lo stipendio? Ho il weekend libero?», quando ai vostri figli avete omesso di insegnare la dignità che porta il lavorare, quando ai vostri figli avete omesso di insegnare la dignità di non sottomettersi, di non scendere oltre certi compromessi, quando non avete spento la televisione ai vostri figli piccoli, quando parcheggiate sulle strisce pedonali o sul posto per i portatori di handicap, quando chiedete favori per passare avanti ad una lista o ad una fila, quando spendete quasi cento euro a famiglia per l’uso del vostro telefono cellulare, quando comprate ogni giorno un «gratta e vinci» o giocate alle slot machine, quando avete votato chi vi prometteva di fare i vostri interessi, anche (e soprattutto) in barba agli interessi della collettività… ecco, voi, dove eravate?
Se siete senza peccato, allora scagliate pure le vostre pietre. Altrimenti, abbiate almeno la decenza di stare zitti.
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