venerdì 28 ottobre – Karibuni Mlali
Quando si parla di Africa, l’immagine stereotipa la rappresenta come deserto e siccità! Qui a Mlali, vuoi per il sapiente lavoro dell’uomo che è riuscito a portare l’acqua, bene essenziale, vuoi per la necessità di rendersi autonomi col mangiare, ha fatto si che gli orti, considerati Eden, vengano venerati e lavorati come bene indispensabile.
Il progetto di padre Angelo era quello di rendere la missione autosufficiente e autonoma dagli aiuti provenienti dall'Italia.
Ma è la natura ben assecondata, che dà il meglio di sé e la coltivazione di frutta, caffè, girasoli e ortaggi permette a questa comunità non solo di rendersi autonoma nell’alimentazione, bensì di poter vendere diversi prodotti per ricavarne denaro da investire in altri beni primari.
E così ti ritrovi a rimirare con ammirazione le distese di prodotti che qui fioriscono e crescono spontaneamente, pilotati solo dall’occhio attento e premuroso dell’uomo.
L'allevamento di mucche, capre, galline e anatre inoltre, permette di avere latte, uova e carne; esiste un laboratorio di falegnameria, un'officina meccanica e una calzoleria come posti di lavoro per i ragazzi disabili che hanno finito l'iter riabilitativo e devono essere reinseriti nell'ambito sociale.
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