sabato 26 aprile 2025

Gerace

sabato 26 aprile 2025 - Magica Calabria 

Gioiello dell’architettura bizantino-normanna in Calabria, Gerace, scavato nella roccia e rivolto al Mar Ionio, è un centro storico dal fascino medievale. 

Si percorre la Statale Ionica lungo la Costa dei Gelsomini e si risale la collina verso la sommità panoramica su cui sorge il borgo, vera e propria terrazza sul mare. Come in ogni borgo medievale che si rispetti, l’accesso avviene attraversando un’antica porta nella cinta muraria: Porta della Varvara, che subito ci introduce al quartiere delle botteghe dei vasai. Da qui, si percorrono con stupore i vicoli della cittadella fino al quartiere sommitale, parzialmente fondato sulla roccia. 

Arrivati in Piazza della Repubblica ammiriamo la splendida Chiesa di Santa Maria del Mastro, nelle immediate vicinanze di Palazzo del Balzo, che si affaccia sulla Piana. Quest'ultima, raggiungibile imboccando la strada oltre la settecentesca Chiesa di San Giorgio, ospita il Convento dei Cappuccini (1534) e il Convento dei Minori Osservanti (1612), a pochi passi dalla suggestiva Chiesa di Santa Maria di Monserrato, anch’essa di origini bizantine. 

Lasciato il Borgo Maggiore si raggiunge il Borghetto, la cui porta urbica dà accesso alla Chiesa di San Martino, che figura tra le più antiche, pur essendo stata ricostruita dopo il terremoto del 1783. Da qui, lungo Via Roma, si arriva al Belvedere Bombarde, affaccio panoramico il cui nome è legato all’antica artiglieria difensiva. 

Il cuore pulsante del borgo passa per la cinquecentesca Porta del Sole, per mezzo della quale si raggiunge Piazza del Tocco e, infine si arriva a Piazza Tribuna, dominata dalla monumentale Cattedrale di Gerace. Consacrata nel 1045, in perfetto stile romanico-normanno, questa chiesa è simbolo architettonico del borgo e sorge in parte sulla nuda roccia e in parte su una Cripta a croce greca dell'VIII secolo. 

Dalla cattedrale, percorrendo Via Caduti sul Lavoro, ci imbattiamo in altre meravigliose chiese e conventi (Sacro Cuore, Convento di San Francesco d’Assisi, dalle linee gotiche e San Giovannello, chiesa greco-ortodossa). Risalendo l’abitato, si raggiungono i resti dell’antico Castello (XI secolo) e dell’ampio spiazzo del Baglio, dove anticamente si adunava la popolazione in caso di pericolo. La passeggiata nel borgo si completa puntando il naso all’insù, mentre si scende nuovamente a valle, per ammirare le tipiche bifore medievali che impreziosiscono le facciate di diversi palazzi e abitazioni private.



 


 

 

 

 

 

 

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