mercoledì 30 aprile 2025 - Sensi e Sensazioni
Il sogno di re Carlo di Borbone si concretizzò grazie all’estro di un architetto geniale: Luigi Vanvitelli. A lui re Carlo affidò il compito di costruire una residenza reale che testimoniasse in tutto il mondo la grandezza e il potere del regno borbonico.
La costruzione del Palazzo Reale, iniziata il 20 gennaio 1752, richiese venti anni di lavori e la fatica di migliaia di operai, con una spesa esorbitante che ai primi anni dell’Ottocento ammontava a 4.480.651 ducati.
Quando Luigi Vanvitelli morì, nel 1773, il Palazzo era ormai terminato, ma le sale erano vuote e spoglie. La decorazione e l’arredamento degli Appartamenti Reali si protrasse per tutta la prima metà dell’Ottocento, sotto la guida di Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, e di altri architetti che si avvicendarono nel grande cantiere della Reggia di Caserta.
Le difficoltà economiche del Regno dopo la partenza di Carlo di Borbone per la Spagna costrinsero i successori di Luigi Vanvitelli a ridimensionare l’ambizioso progetto originario.
Nonostante queste modifiche, il Palazzo Reale di Caserta si impose tra le dimore reali più prestigiose d’Europa, sintesi perfetta di tutte le arti: architettura, pittura, scultura, arti decorative e persino musica, con la creazione del Teatro di Corte.
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